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La Louis Vuitton Cup
va alla Nuova Zelanda


26-08-2013

Con l'ultimo match perso il 25 agosto l'Italia è stata definitivamente estromessa dalla sfida di Coppa America. A competere dal 7 settembre con Oracle saranno gli imbattuti “kiwi”.

La Louis Vuitton Cup
va alla Nuova Zelanda

Sarà Team New Zealand lo sfidante per la 34° edizione della Coppa America. A sancirlo, mentre il solleone imperversava sull'Italia in vacanza, sono state le regate eliminatorie della Louis Vuitton Cup svoltesi nella baia di San Francisco dal 4 luglio al 25 agosto.
I contendenti, oltre ai “kiwi”, erano gli italiani di Luna Rossa e gli svedesi di Artemis Racing. I primi a “saltare” nella corsa utile a designare il challenger di Oracle, attuale detentore del trofeo, sono stati proprio i nordeuropei che si sono presentati sul campo di gara con netto ritardo rispetto agli avversari. Il tempo necessario ad allestire una nuova barca dopo la disastrosa scuffia che a maggio, durante un allenamento, era costata anche la vita di uno dei membri dell'equipaggio.

Di fatto Artemis Racing è comparso sul campo di gara solo per le semifinali, lasciando a Luna Rossa ed Emirates Team New Zealand l'onere di completare i primi cinque round robin. Secondo la formula di gara, rivista ad hoc date le circostanze, il vincitore dei primi gironi sarebbe passato direttamente alla finale della Louis Vuitton Cup, lo sconfitto si sarebbe dovuto confrontare con gli svedesi. Così Luna Rossa, dopo aver perso tutte le regate con i “kiwi”, ha avuto il suo momento di gloria dal 6 al 15 agosto infliggendo al team di Paul Cayard e Loick Peyron una tanto netta quanto amara sconfitta.

La musica è però cambiata quando l'equipaggio al comando di Max Sirena è dovuto tornare in gara dal 17 al 25 agosto contro i neozelandesi. Un confronto senza storia: otto match, sette sconfitte per il team italiano riuscito a strappare una vittoria solo quando i “kiwi” si sono dovuti fermare per una avaria al sistema idraulico che comanda vele e derive e hanno dovuto chiedere assistenza alla loro barca appoggio. Ne è seguita infatti la squalifica (l'aiuto esterno è vietato dai regolamenti). In ogni caso fino al momento del guasto navigavano in vantaggio di oltre 400 metri.

Esultano dunque i “kiwi”, reclamano soddisfazione gli italiani riusciti comunque a portare a casa un secondo posto. Per Artemis è invece un'esperienza da dimenticare.
Dal 7 al 21 settembre il gioco si fa serio. A gareggiare saranno Oracle e Team New Zealand, vincerà chi porterà a casa il risultato migliore in 17 prove.
La tanto ambita coppa resterà comunque oltreoceano. Quel che resta da capire è solo in quale emisfero.

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