La vela è per tutti:
un progetto con i giovani
Sabato 18 maggio nel porto Odescalchi di Santa Marinella (Roma) è in programma il varo di 8 derive progettate e costruite da 500 ragazzi con disabilità e non, di sette città italiane.
La vela non è solo una disciplina sportiva, un’opportunità di viaggiare e vivere il mare, ma anche esperienza sociale, aggregativa e riabilitativa. Lo dimostra il progetto “Capitan Uncino - In mare aperto per tutte le abilità”, promosso dall’Uisp (Unione Italiana Sport per Tutti) e finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. L’iniziativa ha visto protagonisti circa 500 ragazzi e ragazze con disabilità e senza di varie città italiane, Noto (Sr), Ferrara, Como, Civitavecchia (Rm), Gaeta, Salerno, Tricase (Le), che sono stati coinvolti nella realizzazione di piccole derive a vela che dopo mesi di progettazione, costruzione, verniciatura e decorazione vengono finalmente varate sabato 18 maggio nel Porto turistico Odescalchi di Santa Marinella (Roma). Tutto è stato costruito dai ragazzi con chiodi, compensato marino e lana di vetro. Dai sette mini-cantieri sono state costruite otto barche a vela di 4 metri di lunghezza, realizzate cercando do soddisfare le esigenze di tutti, ragazzi e ragazze disabili e non.
Dopo il varo, previsto alle 15, le barche, assistite da gommoni e scafi d’appoggio, percorreranno in flottiglia circa 300 metri, contrassegnati da due boe, mentre i ragazzi provenienti dalle sette città, insieme ai loro istruttori e insegnanti, si daranno il cambio a bordo delle barche. Domenica 19 maggio invece a partire dalle 9,15 è in programma una cerimonia pubblica presso la sala del teatro della Parrocchia di San Giuseppe, di fronte al mare, dove ciascun equipaggio presenterà l’inno composto per l’occasione, il motto e illustrerà le fasi salienti dell’esperienza vissuta.
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