Le "Signore del mare"
sfilano alle Vele d'Epoca del Golfo
Dal 27 al 29 maggio nello specchio d'acqua antistante Le Grazie di Porto Venere si svolgono due regate riservate a barche d'Epoca, Classiche e Spirit of Tradition
La cornice è quella di Porto Venere e le protagoniste sono oltre venti cosiddette “Signore del mare”, un mix perfetto per rendere la quarta edizione delle Vele d'Epoca del Golfo un evento al quale non mancare. Dal 27 al 29 maggio il borgo ligure de Le Grazie accoglie infatti la flotta composta da Yachts d'Epoca, costruiti prima del 1950, Yachts Classici, costruiti dal 1950 e il 1976, e Spirit of Tradition (barche più moderne ma costruite secondo progetti e materiali d'epoca). A queste tre categorie si uniscono le Vele Storiche, che gareggiano in tempo reale. Per tutti sono previste due regate. Ai primi classificati verrà assegnato il Trofeo Challenge Perpetuo Gianfranco Vecchio, il cui punteggio sommato a quello del Trofeo Mariperman (in programma il 17 e 18 settembre a La Spezia) sarà valido per l'assegnazione del Trofeo Vele d’Epoca nel Golfo dei Poeti.
La regata, organizzata dall'Associazione Italiana Vele d'Epoca (Aive), accoglie alcune barche che hanno fatto la storia dello yachting, molte delle quali festeggiano quest'anno importanti anniversari. Per esempio compie 90 anni lo sloop Greylag varato nel 1932 in Inghilterra su progetto di Thomas Harrison Butler. Settanta candeline invece per Alcyone, un Sangermani di 11 metri del 1952 terza Classe Rorc. Dieci anni in meno per Onfale, varato nel 1962, un altro Sangermani di 12 metri vittorioso in numerose prove del circuito Vele Storiche. Il traguardo del mezzo secolo verrà infine festeggiato dallo sloop bermudiano Alahis II, un 10 metri in legno progettato e costruito nel 1972 da Pier Maria Giusteschi Conti e da Mä Vista, ultima barca progettata da Cesare Sangermani.
Per visitatori ed equipaggi lo spazio espositivo i Cantiere della Memoria ospita una mostra dedicata ai 40 anni dell’imbarcazione Midva, lo sloop di 10,60 metri appartenuto al noto giornalista Giorgio Bocca e adesso armato dal vignettista Davide Besana.
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