Mini Transat: Caracci perde qualche posizione
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Andrea Caracci su "Speed Bonsai", in gara nella transatlantica Mini Transat ha perduto la posizione di testa che aveva tenuto per una giornata. La sua scelta di navigare tenendo una rotta Sud Est ha consentito ai rivali di sorprassarlo.
Nelle ultime 24 ore Andrea Caracci ha continuato imperterrito verso Sud Est, sulla rotta che lo aveva posizionato ieri mattina in testa al gruppo
Questa scelta gli è costata due posizioni e ora Yves le Blevec gli è davanti di dieci miglia, anche se centinaia di miglia più a Ovest.
Secondo quanto programmato prima della partenza da Puerto Calero Andrea dovrebbe strambare per attraversare le calme equatoriali verso il ventiseiesimo meridiano. Il passaggio delle calme è molto delicato, e potrà dare indicazion i precise sulla classifica finale: da lì in avanti è normale incontrare 20 nodi di aliseo, fino all'arrivo a Salvador de Bahia.
La regata - Una traversata atlantica per solitari da La Rochelle (Francia) a Salvador de Bahia (Brasile), per circa 25 giorni di navigazione lungo oltre 4000 miglia d'oceano, questa la Mini Transat, manifestazione riservata a imbarcazioni di 6.50 metri. In gara non si confrontano i grandi nomi delle regate oceaniche, ma atleti spesso alle prese con le prime esperienze in solitario. Dopo aver concluso la prima tappa partita il 17 settembre dalla Francia con arrivo il 24 a Puerto Calero (isole Canarie), gli oltre sessanta skipper ingaggiati nella difficile prova riprendono il mare l'8 ottobre alle ore 17.17 locali per percorrere la parte più lunga della regata con circa 2.900 miglia verso la costa sudamericana.
Si tratta di una sfida unica, a bordo di queste piccole imbarcazioni dotate di soli gps e vhf, senza computer, né strumenti per la previsione meteorologica, e con il solo supporto di sei barche al seguito per l'eventuale assistenza. Su ogni Mini Transat è anche montato un piccolo apparecchio in grado d'inviare segnali satellitari D + per rilevare due volte al giorno la posizione di tutta la flotta.
In gara l'unico italiano, il trentottenne Andrea Caracci a bordo di "SpeedyBonsai", giunto dodicesimo nella prima tappa dopo alcune piccole avarie.
«Finalmente mi sto concentrando sulle previsioni meteo e sulla situazione barica - ha dichiarato Caracci - che si sta definendo tra le Canarie e l'equatore». Come lui tutti gli altri atleti sono impegnati nell'interpretazione delle carte di previsione, purtroppo per un lasso di tempo troppo lungo per trarne certezze o scelte definitive. La vera gara inizia per mare, lasciata alle spalle la terraferma e il supporto del team tecnico, affrontando la variabilità dell'oceano e contando sul proprio intuito marinaresco. L'arrivo sulla costa brasiliana è atteso, per le prime imbarcazioni, il 26 ottobre.
Al termine della prima tappa la classifica vede in vantaggio i tre francesi Douguet Corentin, al comando di "E. Leclerc/Bouygues Telecom", seguito da Gladu Sébastien, a bordo di "Armor Lux" e da Le Blevec Yves e la sua "Point Mariage".
(Lu.Ca)
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