Recuperate le sette vittime del naufragio del Perini Navi di 56 metri che si è inabissato il 19 agosto a circa mezzo miglio dalla costa nel corso di una burrasca
Si sono concluse il 23 agosto alle 13:30 le ricerche delle vittime del naufragio dello yacht a vela Bayesian, un Perini Navi di 56 metri battente bandiera britannica, affondato intorno alle 05:00 di mattina del 19 agosto mentre era all'ancora al largo di Porticello, Palermo. A segnare la fine dell'intensa operazione di soccorso, il ritrovamento dell'ultimo corpo che porta il bilancio finale a quindici sopravvissuti e sette vittime. Tra queste ultime anche Mike Lynch, miliardario britannico e armatore della nave. Lynch, noto per aver fondato la società di software Autonomy, era recentemente balzato agli onori della cronaca per la sua vicenda giudiziaria negli Stati Uniti. Dopo essere stato estradato nel 2022 con l'accusa di frode legata alla vendita di Autonomy a Hewlett-Packard, era stato processato e infine assolto nel giugno 2024. La crociera a bordo del Bayesian era stata organizzata proprio per celebrare l'esito favorevole del complesso iter processuale.
Insieme a Lynch hanno perso la vita sua figlia Hannah, Jonathan Bloomer, presidente della banca d'affari statunitense Morgan Stanley International, e sua moglie Anne Elizabeth. Anche Chris Morvillo, il legale di fiducia di Lynch che lo aveva assistito durante il processo negli Stati Uniti, e sua moglie Neda sono tra le vittime. Deceduto anche Thomas Recaldo, il cuoco di bordo il cui corpo è stato il primo ad essere recuperato il giorno successivo all'affondamento.
Le operazioni di recupero coordinate dalla Guardia Costiera sono state particolarmente complesse a causa della profondità a cui giace il relitto, adagiato a circa 50 metri sotto la superficie e hanno richiesto l'impiego di un veicolo subacqueo a controllo remoto (ROV).
Le cause del disastro rimangono al momento avvolte nel mistero. L'ipotesi iniziale di una tromba marina, avanzata da alcuni pescatori locali, appare poco plausibile considerando la mole e la solida struttura dell'unità costruita interamente in alluminio. Un dettaglio interessante emerge invece dalle prime immagini del relitto: la chiglia mobile capace di variare il pescaggio da 9,83 a 4,05 metri, risulta parzialmente sollevata. Questo particolare ha alimentato speculazioni su una possibile perdita di stabilità dell'imbarcazione, forse dovuta a forti raffiche di vento combinate a un presunto ritardo nell'intervento dell'equipaggio.
A gettare ulteriori dubbi sulle cause dell'affondamento c'è il fatto che una goletta danese di 42 metri del 1957, la Sir Robert Baden Powell, era ancorata a soli cento metri di distanza dal Bayesian e non ha riportato alcun danno. Il suo comandante, Karsten Borner, è stato anzi il primo a prestare soccorso ai naufraghi, raggiungendoli a bordo di un tender di 5 metri dopo che avevano trovato rifugio su una zattera di salvataggio.
Avviatre le indagini da parte della Procura di Termini Imerese che ci auguriamo faranno luce sul drammatico incidente.