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Nave s'incaglia a Siracusa
ignorate le previsioni meteo?


11-03-2012

Una nave cisterna si incaglia al largo di Siracusa a causa del maltempo. Considerando le condizioni meteorologiche in atto l'incidente forse poteva essere evitato.

Nave s'incaglia a Siracusa
ignorate le previsioni meteo?

Venerdì 10 marzo, una grande nave cisterna adibita a trasporti chimici, fortunatamente vuota, si è incagliata appena fuori dal porto di Siracusa, a causa delle pessime condizioni meteorologiche esistenti, peraltro preventivamente  annunciate dalle informazioni meteorologiche anche nella parte meteorologica di questo sito web (Parte “AVVISI” dell’8/3). Si tratta della Gelso M, della Augusta Due, partita da Venezia e diretta nel porto di Augusta. Diventata ingovernabile, il Comandante ne ha ordinato l’abbandono. Data l'impossibilità di calare in nave le scialuppe a causa della posizione assunta dallo scafo dopo l’incaglio l'equipaggio do 19 persone è stato tratto in salvo incolume solo grazie all'intervento degli elicotteri della Guardi Costiera di Catania.

I venti forti provenienti da Nord Nord Est che hanno soffiato per tutto il giorno 10 erano dovuti all’azione di contrasto fra una robusta cellula di alta pressione posizionata sull’Europa centrale ed una profonda depressione il cui centro (pressione < 1000 hPa) si trovava sulle coste libiche. Il gradiente barico che ne derivava causava la forte circolazione suddetta. Per dare un’idea dell’intensità di essa, si consideri che il vento medio segnalato dalla Stazione meteorologica di S. Maria di Leuca durante il giorno 10 è stato di 21 nodi, con raffiche fino a 39 nodi, con una direzione di provenienza compresa fra 010° e 020°.  Si deve notare che oltre ad essere un vento medio, l’intensità segnalata è registrata da una stazione meteorologica che, per normativa internazionale, diffonde fra gli altri un dato che è mediato ai dieci minuti precedenti l’osservazione e, quindi, lo spot wind (vento istantaneo) può essere anche più forte. Con questa intensità e tenuto conto delle raffiche, l’altezza dell’onda onda generata nei pressi di Siracusa, in mare aperto, è di circa tre metri (mare 5, Scala Douglas), ma sottocosta potrebbe anche essere di altezza maggiore. 

La domanda che sorge spontanea è: come mai non è stato tenuto conto sia delle condizioni del mare, ma soprattutto del vento che, su una grande nave, avente un’elevata opera morta che una grande presa al vento, pone delle serie difficoltà? Da questa considerazione ne discende un’altra: negli aeroporti, tutti i parametri meteorologici (vento compreso) sono misurati e diffusi agli operatori e nella zona di traffico aeroportuale (ben designata) con modi e mezzi precisi dalla Stazione meteorologica aeroportuale (Ente designato) secondo una categorica e cogente normativa internazionale ICAO  - WMO (Organizzazione dell’Aviazione Civile Internazionale – Organizzazione Meteorologica Mondiale), contenuta in specifici Annessi al Codice della Navigazione Marittima e Aerea. Chi misura (e diffonde su opportuni canali di comunicazione) i parametri meteo – marittimi nei porti, nell’adiacente area di traffico, e ne ha la responsabilità ? È pur vero che, in questo ambito, non esiste una normativa parallela IMO – WMO, sebbene quest’ultima Organizzazione raccomandi agli Stati membri l’Istituzione e la gestione di Uffici Meteorologici Portuali (con annessa e dipendente Stazione meteorologica), peraltro già esistenti in alcune Nazioni. Dovrebbe questo essere un importante fattore non solo per la sicurezza della navigazione marittima in generale, ma anche a tutela dell’ambiente marino ora messo nuovamente a rischio danno ambientale. La nave Gelso ha stoccati oltre 22.800 litri di olio combustibile, 85 metri cubi di gas oil e 190 metri cubi di fuel oil che rischiano d'essere dispersi in mare.

Gian Carlo Ruggeri
(Meteorologo)

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