Una circolare ministeriale distingue tra gestione diretta delle barche e intermediazione. Due discipline diverse per un servizio molto simile
I ministeri delle Infrastrutture e del Turismo hanno emanato il 10 novembre una
circolare congiunta che intende fare chiarezza sul rapporto tra le agenzie di viaggio che offrono pacchetti turistici includenti imbarcazioni da diporto e le normative che regolano il noleggio commerciale delle unità nautiche.
La questione riguarda due ambiti normativi distinti che fino a oggi si sono sovrapposti creando spesso incertezze interpretative. Da un lato il
decreto legislativo 79 del 2011, che disciplina il mercato del turismo e i pacchetti turistici, dall'altro il
decreto 171 del 2005, il Codice della nautica da diporto che regola l'uso commerciale delle imbarcazioni attraverso contratti di noleggio e locazione.
Le linee guida chiariscono un punto fondamentale: quando gli operatori turistici si limitano a mettere in contatto l'armatore di un'imbarcazione con il cliente finale, agendo come semplici intermediari senza assumere la gestione diretta dell'unità da diporto, la loro attività rientra nella normativa turistica e non in quella nautica. In questo caso l'operatore non assume alcuna responsabilità relativa all'esercizio della navigazione.
La circolare affronta però una situazione che nella pratica potrebbe aprire scenari controversi. Quando un cliente affitta un'imbarcazione senza equipaggio può ingaggiare separatamente un soggetto munito di titolo professionale come "collaboratore" per il supporto alla navigazione. Secondo le nuove linee guida, se questo professionista si limita a fornire assistenza tecnica senza assumere il comando effettivo dell'imbarcazione, assumendo "un'obbligazione di mezzi e non di risultato", la responsabilità della conduzione resta formalmente in capo al locatario e non si configura un "noleggio commerciale".
In pratica, un turista potrebbe affittare una barca in locazione e farsi accompagnare da uno skipper professionista qualificato (come un Ufficiale di Navigazione del Diporto) che lo consiglia e lo aiuta, mantenendo teoricamente lui il controllo e la responsabilità della navigazione.
Sorge però il sospetto che questa interpretazione, però, potrebbe creare una disparità competitiva tra le tradizionali società di noleggio e le agenzie turistiche che potrebbero offrire pacchetti che includono imbarcazione e skipper "consulente" evitando obblighi più stringenti e oneri legati a personale imbarcato, certificazioni di sicurezza più rigorose, assicurazioni specifiche e controlli periodici.
A livello di controlli in mare da parte delle autorità la circolare richiede che tutta la documentazione relativa agli accordi presi tra le parti, inclusi eventuali contratti di collaborazione professionale, sia conservata rigorosamente a bordo.