La navigatrice inglese prenderà parte al giro del mondo a tappe con la stessa barca in cui tagliò il traguardo nel 1990. L'equipaggio sarà come allora di sole donne
Anche la navigatrice inglese Tracy Edwards parteciperà alla Ocean Global Race (OGR) 2023-24, giro del mondo a tappe organizzato dall'australiano Don McEntyre, rievocativo della prima Whitbread di cui quest'anno cade il cinquantenario.
La regata partirà dall'Europa il 10 settembre e seguirà un percorso di 27.000 miglia con scali a Città del Capo, in Sudafrica, Auckland, in Nuova Zelanda e Punta del Este, in Uruguay, prima di tornare in Europa nell'aprile 2024.
I concorrenti dovranno navigare con barche simili a quelle della prima edizione della Withbread e con strumenti e tecnologia disponibili all'epoca: banditi computer, sistemi satellitari, telefoni cellulari, carbonio o fibre esotiche. Si useranno sestante, carte nautiche, radio Ssb o Hf. Le barche, poi, dovranno essere progettate prima del 1988 con lunghezza dai 14,32 metri (47 piedi) ai 20,11 metri (66 metri) o modelli originali lunghi fino a 20,73 metri che abbiano preso parte a una delle tre prime edizioni della Whitbread.
E sarà tra queste ultime a presentarsi al via Maiden (in inglese "fanciulla") sloop di 18 metri in alluminio progettato da Bruce Farr e costruito nel 1979, al comando della Edwards e con un equipaggio al 100 per cento femminile esattamente fu nell'edizione 1989-90.
Partito nel settembre 2021 per un tour mondiale che l'ha visto percorrere quasi 30.000, Maiden è diventata l'ambasciatrice di The Maiden Factor, fondazione costituita dalla stessa Edwards col proposito di consentire alle bambine e adolescenti di tutto il pianeta di accedere a programmi di istruzione che le rendano responsabili e indipendenti nel loro percorso di vita. La barca ha fatto scalo in 20 destinazioni per partecipare a progetti educativi e campagne di informazione.
Attualmente si trova a Cape Town, ma a breve rientrerà nel Regno Unito per gli ultimi preparativi prima della partenza del giro del mondo.
Dopo l'exploit della Withbread del 1989, in cui tagliò il traguardo al secondo posto nella categoria D, Tracy Edwards tentò nel 2000, e sempre con un equipaggio di sole donne di conquistare il Trofeo Jules Verne, progetto che naufragò col disalberamento del suo catamarano di 28 metri Royal and Sunalliance (ex Formule Tag / Enza) a circa 2.000 miglia dalle coste del Cile.
Successivamente la navigatrice, oggi 60enne, si impegnò per due anni in un programma di primati velici e fu insignita di importanti onorificenze tra cui il Yachtsman of the Year nel 1989 (la prima volta per una donna), l'MBE, Member of the British Empire nel 1990, lo Sportswoman of the Year nel 1990 e il RYA Endeavour Award nel 1998.
Nel 2005 Edwards contribuì a organizzare il giro del Oryx Quest per dedicarsi a tempo pieno a progetti umanitari presso il Child Exploitation and Online Protection Centre, le Nazioni Unite e attraverso la Safer World Training, società da lei stessa fondata per studiare l'impatto della reputazione online, del sexting e del cyberbullismo sui giovani.
Oggi la sua attenzione è prevalentemente incentrata nella Fondazione Maiden che unisce l'andar per mare a programmi per l'emancipazione femminile.
"Siamo molto entusiasti – ha dichiarato la Edwards – di prendere parte alla Ocean Global Race del 2023, a oltre 30 anni da quando Maiden e il primo equipaggio tutto al femminile parteciparono alla Whitbread del 1989-90. Possiamo contare su un giovane skipper e un equipaggio che avrà l'occasione di vivere l'esperienza di una vita, proprio come abbiamo fatto tanti anni fa".