Sono partiti da Auckland, in Nuova Zelanda, venerdì 14 gennaio gli equipaggi in gara alla Ocean Globe Race. Quella attualmente in corso è la terza tappa di questo giro del mondo retrò (ispirato alla Whitbread del 1973-74) e la più difficile, con 6.200 miglia da percorrere attraverso l'oceano indiano e il passaggio del temibile Capo-Horn. La destinazione è Punta del Este, in Uruguay.

 

L'equipaggio italiano a bordo dello Swan 65 Translated 9, ha ripreso dunque la gara malgrado l'uscita di scena del co-skipper Vittorio Malingri, dimissionario dallo scorso 9 gennaio per riparazioni non autorizzate alle vele che sono costate al team 72 ore di penalità.

 

La squadra si è dunque riorganizzata in tempi record con Marco Trombetti e Simon Curwen nel ruolo di skipper, Nico Malingri come chief mate e Pietro Luciani come navigatore. Ma a bordo ci sono anche altre 13 persone selezionate, in base alle loro motivazioni e attitudini, tra oltre 1.500 appassionati che avevano presentato domanda per partecipare all'impresa.

 

"Ho costruito questo progetto – ha dichiarato Marco Trombetti – con Vittorio e volevo finirlo con lui. Ha preparato la barca, allenato l’equipaggio e vinto le prime due tappe, un vero master del mare. Purtroppo oggi iniziamo la terza tappa con 72 ore di penalità. Sarà difficile vincere, ma siamo ancora ben avanti nella classifica cumulativa. Simon Curwen, navigatore di Translated 9, vincitore della Golden Globe Race Chichester Class e candidato al miglior velista dell'anno 2023 dalla UK Sailing Association, diventa il co-skipper di Translated 9».

 

Partita senza il favore dei pronostici, dopo il successo nelle prime due tappe, da Southampton a Cape Town in Irc e da Cape Town ad Auckland in Irc e in tempo reale, Translated 9 è entrata di diritto fra le candidate al successo insieme alla francese Pen Duick VI di Marie Tabarly, la finlandese Spirit of Helsinki, e la britannica Maiden di Tracy Edwards, sulle quali Translated 9 vanta al momento un significativo vantaggio.

 

Forza ragazzi!