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Oryx Quest: a "Doha 2006" il periplo del mondo


12-04-2005

Sabato 9 aprile il catamarano di Thompson ha tagliato per primo il traguardo di Doha, nel Qatar, dopo 25.602 miglia. Poco vento per "Daedalus" di Bullimore, inchiodato alle Maldive.

Oryx Quest: a "Doha 2006" il periplo del mondo
"Doha 2006" si è aggiudicato la prima edizione della "Oryx Quest", giro del mondo senza scalo in equipaggio riservato ai grandi multiscafi oceanici con partenza e arrivo in Medio Oriente. Il maxi catamarano (33,50 metri) dello skipper inglese Brian Thompson sabato 9 aprile alle ore 11 (ora locale) ha tagliato il traguardo di Doha, nel Qatar, dopo 25.602 miglia di navigazione, assicurandosi così il premio di un milione di dollari messo in palio per il vincitore. Un finale senza grosse sorprese quello di Thompson e i dodici membri del suo equipaggio, tra cui Karine Fauconnier, Thomas Coville e Paul Larsen, per una regata dominata fin dai primi bordi della discesa atlantica e con un distacco sugli altri concorrenti che si è fatto via via più pesante lungo l'oceano Indiano, il Pacifico e infine nella risalita dell'oceano Atlantico verso il Quatar. Una vittoria certo non priva di meriti, ma che si inserisce in un contesto competitivo in parte sminuito dall'uscita di scena, a circa metà percorso, di due dei quattro concorrenti in gara: lo skipper francese Olivier de Kersauson a bordo del trimarano "Geronimo" è stato costretto al ritiro mentre era in navigazione nell'oceano Indiano per via dei gravi danni strutturali alla traversa di dritta riportati a seguito di una collisione; un disalberamento al largo della costa argentina ha invece costretto all'abbandono David Scully sul catamarano "Cheyenne". L'unico rivale di "Doha 2006" è rimasto a quel punto il catamarano "Daedalus" condotto da Tony Bullimore che però viaggiava già con un distacco di oltre 3.000 miglia. Troppe per rendere ancora esilarante il resto della gara. Da quel momento, infatti, "Doha 2006" ha proseguito la propria corsa conservando il proprio distacco e arrivando senza problemi al traguardo fissato. Più tortuosa invece la navigazione di "Deadalus" che attualmente si trova 250 miglia a Ovest delle Maldive "inchiodato" in una zona di venti deboli che non gli permettono più di 4-6 nodi di velocità. Partita lo scorso 5 febbraio, la "Oryx Quest" è stata organizzata dalla skipper inglese Tracy Edwards sul modello di "The Race", il giro del mondo ideato da Bruno Peyron nel 2000-2001. (Dav.In.)

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