Presto nel Lazio
due nuovi mega-porti
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Oltre al nascituro porto di Fiumicino anche per il Porto di Roma è stato approvato un ampliamento del 150 per cento. Edilizia, commercio e trasporti, così la portualità diventa business.
Dopo la recente approvazione del progetto di ampliamento del Porto di Anzio con i suoi 1256 posti barca, è stato dato il via libera, giovedì 21 ottobre, anche all'ampliamento del Porto di Roma (Ostia). La variante urbanistica approvata dalla giunta Alemanno porterà a un aumento della superficie in acqua dell'approdo capitolino pari al 150 per cento e a un incremento dei posti barca presenti del 75 per cento. Dagli attuali 900 si passerà così a 1500.
Il Porto Fiumicino attualmente in costruzione a poche centinaia di metri da quello di Roma, perde così, con i suoi 1445 posti barca, il primato della più grande opera edile in Europa dedicata al diporto. Una contesa, quella tra i due approdi che non riguarda solo il numero di imbarcazioni che i due scali saranno in grado di ospitare, ma che si gioca anche sul fronte dei grandi collegamenti marittimi con l'ambizione di strappare a Civitavecchia il ruolo di crocevia per i traghetti e gli aliscafi in rotta verso la Sardegna.
Con l'obiettivo di legare alla portualità l'edilizia e il commercio, nel Lazio si aumenta il business legato al diporto nautico, anche con aree di rimessaggio in via di realizzazione a Montalto, Ladispoli, Santa Marinella, Civitavecchia e Terracina.
C'è da augurarsi che a una tale cementificazione della costa seguano almeno reali benefici per i diportisti. Anche quelli con piccole e medie imbarcazioni. Ci auguriamo anche che nei nuovi approdi venga inoltre rispettata la circolare ministeriale del 1996 (vedi file allegato) volta a preservare il 10 per cento dei posti al transito e che tra una gettata di calcestruzzo e l'altra ci scappi anche qualche scivolo per le piccole unità.
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