Rischio rinvio
per la "Coppa America"
A pochi giorni dall'inizio della "Louis Vuitton Cup", previsto il 4 luglio, i team in gara non sono d'accordo su una regola riguardante i timoni. Divergenze che rischiano di finire davanti al giudice e rinviare le regate.
L'“America's Cup”, così come avvenuto nella 33° edizione tra "Oracle" e "Alinghi", rischia di tornare in tribunale. A meno di una settimana dal via della “Louis Vuitton Cup”, la serie di regate che decidono lo sfidante del defender “Oracle Racing” e il cui inizio è previsto il 4 luglio, i team non hanno ancora trovato un accordo, a causa di una norma relativa ai timoni da utilizzare, sul nuovo regolamento di sicurezza divenuto necessario dopo il tragico incidente che il 9 maggio scorso ha coinvolto gli svedesi di “Artemis Racing” e causato la morte del velista Andrew Simpson.
La disputa riguarda i cosidetti “impennaggi regolabili dei timoni”, una soluzione tecnica già realizzata e testata da “Oracle Racing”, ma di cui sono sprovvisti gli sfidanti “Luna Rossa” e “Emirates Team New Zealand”, che non li hanno nemmeno progettati perché vietati dal regolamento di stazza. I due challenger sostengono che questo punto del regolamento non riguardi la sicurezza ma serva solo a dare un enorme vantaggio al team statunitense. La questione adesso è al vaglio della Giuria Internazionale, ma se non si dovesse sbloccare, il sindacato italiano è pronto a ricorrere alla Corte Suprema dello Stato di New York, il tribunale a cui spetta l'ultima parola su tutti i contenziosi legati alla “Coppa America”.
Va ricordato che per poter dare il via alle regate la Guardia Costiera di San Francisco ha preteso che i 37 punti che compongono il regolamento di sicurezza vengano firmati da tutti i team in gara.
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