Grande fermento sulle banchine del porto di St. Malo, in Francia, per la partenza della nona edizione della "Route du Rhum", transatlantica in solitario di 3.543 miglia fino a Pointe-à-Pitre, in Guadalupa (Caraibi). Sono migliaia infatti i visitatori che ogni giorno affollano il villaggio della vela allestito dall'organizzazione della regata per curiosare tra barche e navigatori che si preparano ad affrontare questa sfida oceanica tra le più affascinanti del panorama internazionale della vela d'altura e che vede correre fianco a fianco i migliori velisti a livello mondiale e skipper debuttanti. Il percorso è impegnativo. I solitari si allineano sulla partenza a largo delle coste francesi e seguono l'antica rotta delle navi che andavano a caricare il ruhm nelle isole caraibiche. Si parte al freddo, dunque, si scende l'Atlantico in cerca degli Alisei e si arriva al caldo dei Tropici. In questo periodo dell'anno inoltre nel Golfo di Biscaglia le basse pressioni sono quasi inevitabili e solo un colpo di fortuna può fare trovare ai concorrenti quelle condizioni ideali con vento da Est e alta pressione che permetterebbero di partire tranquilli senza danneggiare le barche. Il record di velocità da battere per i multiscafi è quello del 2006 di Lionel Lemonchois che, a bordo del 60 piedi "Gitana 11", ha coperto la distanza da Saint Malò a Point-à-Pitre in soli 7 giorni, 17 ore e 19 minuti navigando a una velocità media di 19,11 nodi. Per i monoscafi invece il primato attuale è quello di Roland Jourdain che sul 60 piedi Imoca "Sill et Veolia" nel 2006 ha fermato il tempo a 12 giorni, 11 ore e 58 minuti. In questa edizione della "Route du Rhum" partecipano 75 solitari suddivisi in cinque categorie: monoscafi di 60 piedi (Imoca), Class 40, monoscafi dai 39 ai 59 piedi (Rhum) multiscafi oltre i 60 piedi (Ultimate) e multiscafi da 50 piedi (Multi 50). Non mancano tra le fila dei partecipanti personaggi illustri della navigazione oceanica come Bernard Stamm, Franck Cammas, Vincent Riou, Michel Desjoyeaux, Lionel Lemonchois, Francis Joyon e Thomas Coville. La bella sorpresa è che schierati alla partenza di questa nona edizione della regata ci sono anche tre italiani che ricevono il testimone da Giovanni Soldini presente con il trimarano "Tim" all'ultima edizione della regata, nel 2006. Tra i Class 40 corrono Marco Nannini a bordo di "UniCredit", un progetto del 2007 disegnato dal progettista francese Marc Lombard, e il pescarese Davide Consorte su "Adriatech", un Pogo 40 S. Il cagliaritano Andrea Mura invece corre a bordo dell'Open 50 "Vento di Sardegna".