Allo scoppio della guerra otto giovani ucraini sono rimasti fuori dal confine. In loro soccorso con encomiabile spirito umanitario, si sono mossi i circoli velici italiani ed è stata avviata una raccolta fondi
Erano partiti per partecipare al circuito internazionale di Optimist, ma allo scoppio della guerra in Ukraina si sono trovati in Italia, senza la possibilità di rientrare a casa. Se sia una sventura o una fortuna è difficile dirlo date le circostanze, fatto sta che otto giovani originari di Odessa e Kiev d'età compresa tra i 9 e i 19 anni e il loro allenatore sono ormai senza dimora e cercano rifugio nel nostro paese. A ospitarli e sostenerli sono stati di volta in volta i circoli organizzatori del circuito di regate a cui partecipano. Prima il Circolo Vela Torbole sul Lago di Garda, poi la Società Velica di Barcola e Grignano, di Trieste.
"Sono come i nostri ragazzi – recita un comunicato del circolo velico triestino – i nostri atleti. Sono i figli del mare e noi, che facciamo parte di questa grande famiglia, ci siamo stretti a loro cercando di dargli un piccolo supporto".
In loro favore si è spesa anche Gintare Scheidt, atleta olimpia lituana esponente del Circolo di Vela Torbole che ha lanciato sul web una raccolta fondi per il loro sostentamento. Il tam tam tra naviganti ha funzionato. In pochi giorni sono stati raccolti 19.000 euro, ma naturalmente più risorse si avranno a disposizione e più si potrà fare per sostenere questi e altri bambini.
"Sfortunatamente – ha dichiarato la Scheidt – questi giovani non possono tornare a casa e il loro sostegno finanziario si sta esaurendo. Non c'è nessuno in questo momento che li possa aiutare dall'Ucraina. Chiedo gentilmente ai marinai, agli amici e alle persone che amano lo sport e sanno quanto sia importante per i bambini avere i propri sogni e obiettivi vivi: aiutiamoli oggi. Il mio obiettivo è aiutare questi ragazzi a continuare a navigare per il resto di questa stagione.
Tutto il supporto sarà utilizzato per fornire loro cibo, gas e alloggio per i prossimi mesi.
Altri ragazzi stanno cercando di attraversare il confine dell'Ucraina per unirsi al loro allenatore Pavlo Dontsov, poiché non gli è rimasto alcun altro posto dove andare. Pavlo vorrebbe aiutare il maggior numero possibile di bambini a continuare a navigare e distrarli dal disastro che sta accadendo nel loro paese. Per ora hanno solo un furgone con rimorchio e le loro barche".
Chi volesse aiutare i giovani velisti ucraini può dunque effettuare una donazione al link sottostante. Buon vento e forza ragazzi!