Sydney-Hobart dura
vince l’esperienza
Si è chiusa la 69° edizione della ragata con il maxi “Wild Oats XI” vincitore in tempo reale per la settima volta e il successo in compensato del Cookson 50 “Victoire” preparato accuratamente per la gara.
Una regata oceanica per velisti svezzati e dallo stomaco forte. Questa è la “Sydney-Hobart” che anche in questa 69° edizione non si è affatto smentita. Le brezze leggere della partenza, avvenuta il 26 dicembre, sono state ben presto sostituite da venti sferzanti oltre i 30 nodi e da un progressivo maltempo man mano che i 91 equipaggi si addentravano nello Stretto di Bass lungo le 628 miglia del percorso.
Condizioni che tuttavia non hanno affatto intimidito l’equipaggio del maxi yacht australiano “Wild Oats XI” condotto dallo skipper Mark Richards che è andato a vincere per la settima volta questa classica prova d’altura (sue le edizioni 2005, 2006, 2007, 2008, 2010 e 2012). Per chiudere il percorso ha impiegato 2 giorni, 6 ore e 7 minuti, ben lontano dal record che aveva siglato l’anno scorso, di un giorno, 18 ore e 23 minuti. Alle sue spalle sono arrivati rispettivamente “Perpetual Loyal” di Anthony Bell che per l’occasione al timone schierava Tom Slinsgby vincitore dell’ultima edizione della “Coppa America” e “Ragamuffin 100” condotto da Syd Fischer.
La classifica in tempo compensato ha premiato invece il Cookson 50 “Victoire” al comando di Darryl Hodkinson che guidava un gruppo di amici affiatato ma tutt’altro che professionisti della vela a bordo di un cabinato a budget contenuto rispetto a tanti altri in gara. L’equipaggio ha concluso così con un bel successo il lavoro di preparazione a questa regata durato due anni.
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