The Artemis Transat
Soldini e Desjoyeax in testa
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Giovanni Soldini mantiene la testa della flotta dei Class 40 malgrado una piccola avaria. Il francese Michael Desjoyeaux passa invece al comando degli Open 60.
Ancora una giornata tatticamente senza pecche quella del navigatore milanese Giovanni Soldini in gara alla transatlantica in solitario The Artemis Transat. Partito l'11 maggio da Plymouth in testa alla flotta dei Class 40 lo skipper milanese ha mantenuto costante il vantaggio sui diretti inseguitori : "Appart' City" di Yvan Noblet e "Mistral Loisirs" di Thierry Bouchard.
Questo malgrado una piccola avaria a bordo di Telecom Italia: alcune sfere sono fuoriuscite dal circuito superiore del carrello della randa. Una fortuna, ha comunicato Soldini, che non si tratti di quelle inferiori, che sopportano gli sforzi di scorrimento, bensì di quelle superiori che non dovrebbero rappresentare un problema serio alla navigazione. Soldini alla guida dei Class 40 si trova, al momento di redigere queste note a metà strada tra il golfo di Bisgaglia e le isole Azzorre a circa 2.300 miglia da Boston (Usa), traguardo della regata.
La navigazione tra gli Open 60 il cui gruppo di testa ora si trova in linea con le Azzorre, è stata invece caratterizzata dalla eccezionale rimonta di "Foncia" di Michael Desjoyeaux che in meno di 24 ore è passato dalla quarta alla prima posizione lasciandosi alle spalle, anche se di poche miglia, "Generali" di Yann Elies, "BT" di Sebastian Josse e "Prb" di Vincent Riou.
I punti di arrivo delle due categorie di barche partecipanti alla regata sono Boston per gli Open 60 e Marblehead, 18 miglia più a Nord, per i Class 40. Per tutti i concorrenti si tratta di un percorso di circa 2.800 miglia, da effettuare a una latitudine Nord al di sopra dei 40 gradi, contro venti e correnti dominanti e in cui non è raro incontrare banchi di iceberg e lastre di ghiaccio (i cosidetti "growler").
Proprio a causa di quest'ultimo pericolo, la cui probabilità sembra essere aumentata in questi ultimi giorni, il Comitato di regata ha deciso di modificare verso Sud la rotta della regata, allungando di altre 200 miglia il percorso.
La "Transat" nasce con il nome di "Ostar" nel 1960 da un'idea del colonnello inglese H. G. Hasler. Tra i promotori di quella prima edizione, oltre al quotidiano "The Observer", c'era anche il celebre navigatore Sir Francis Chichester, che trionfò a bordo del suo 12 metri "Gipsy Moth III".
Negli anni la regata è diventata sempre più competitiva, cambiando spesso nome, regole e comitato organizzatore. Dal 2004 questa competizione è gestita dalla Offshore Challenge Events della velista inglese Ellen MacArthur, vincitrice a soli 23 anni dell'edizione del 2000 tra gli Open 60.
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