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The Ocean Race
oltre Capo Horn


28-03-2023

I tedeschi di Team Malizia il 27 marzo sono entrati per primi in Atlantico con un vantaggio di 20 miglia su Holcim - Prb. Seguono a oltre 350 miglia di distanza 11th Hour Racing Team e Biotherm

The Ocean Race
oltre Capo Horn

Alle ore 16 e 23 del 27 marzo Team Malizia ha doppiato Capo Horn durante la terza tappa di The Ocean Race, giro del mondo in equipaggio. L'Imoca 60 tedesco condotto dallo skipper Boris Herrmann ha impiegato 29 giorni, 4 ore e 8 minuti per coprire la distanza che separa l'insidioso passaggio Sudamericano dalla linea di partenza di Città del Capo, conquistato così il trofeo Roaring Forties Trophy.

L'equipaggio di Team Malizia ha dunque dominato nei mari del Sud, riuscendo a superare magistralmente una serie di problemi di bordo tra cui un danno all'albero che aveva costretto la squadra a fermarsi in pieno oceano per effettuare complessi lavori di riparazione. Ripresa la gara, il team ha saputo prima recuperare le oltre 300 miglia di ritardo sul leader per poi passare in vantaggio a pochi giorni dal passaggio di Capo Horn. Un avvicinamento, quello con la propaggine meridionale del Sudamerica, avvenuto lottando contro venti avversi e marosi e costato alla velista Rosalin Kuiper una commozione cerebrale dopo che domenica 26 era stata sbalzata fuori dalla cuccetta battendo violentemente il capo. Un incidente a cui hanno posto rimedio le abilità mediche dei compagni di bordo che, suportati dal team di terra, hanno suturato la ferita e fatto sì che la Kuiper potesse riposare e riprendersi.

A doppiare per secondi Capo Horn, con un distacco di appena 20 miglia, sono stati gli svizzeri di Holcim – Prb al comando di Kevin Escoffier, i quali tallonano i tedeschi in un match tutt'altro che risolto; mancano infatti 1.650 miglia al traguardo di Itajai (Brasile). Al di là di possibili colpi di scena questa terza tappa è ormai comunque una sfida a due; gli inseguitori statunitensi di 11th Hour Racing Team e i francesi di Biotherm, intrappolati in condizioni meteo sfavorevoli, sono infatti a oltre 350 miglia dai primi.

Come era facile prevedere, questa tappa record di 12.750 miglia salpata il 26 febbraio da Città del Capo sta mettendo sotto pressione barche ed equipaggi con difficoltà e insidie che nei primi giorni hanno portato al ritiro dei franco-tedeschi di Guyot Environnement - Team Europe per un problema di delaminazione allo scafo.
 

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