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Transat 650, avarie e ritiri
sulla flotta degli italiani


17-10-2011

A cinque giorni dalla partenza da Madeira (Portogallo) della seconda tappa della regata transoceanica, Andrea Caracci e Tiziano Rossetti costretti a rinunciare dopo avere disalberato, mentre Sergio Frattaruolo e Giacomo Sabbatini sono alle isole Canarie in attesa di ripartire.

Transat 650, avarie e ritiri
sulla flotta degli italiani

Dopo le prime 24 ore di vento debole e mare calmo, l’oceano ha mostrato il suo lato irascibile alla flotta della “Transat 650”, salpata per la seconda tappa giovedì 13 ottobre da Madeira (Portogallo) alla volta di Salvador de Bahia in Brasile. Temporali con raffiche fino a 30 nodi si sono infatti abbattuti sui 77 navigatori in gara provocando avarie e ritiri che hanno coinvolto anche la pattuglia italiana. In quattro, così, hanno dovuto girare la prua alla volta delle isole più vicine.

Il primo a subire le conseguenze del cattivo tempo, venerdì 14, è stato Sergio Frattaruolo sul Mini di serie “Bologna in Oceano” a cui si è danneggiata la cella a combustibile, principale fonte di energia elettrica della barca. Lo skipper è così riparato a Tenerife, alle isole Canarie, in attesa di una nuova cella di ricambio; dovrebbe comunque riprendere la regata. Fermo a Tenerife c’è anche Giacomo Sabbatini, con il suo “Scusami le spalle”, bloccato per un problema al timone sabato 15. Anche lui, una volta risolto il problema, dovrebbe salpare di nuovo.
Regata finita invece per Andrea Caracci su “Speedy Maltese” e Tiziano Rossetti a bordo di “Una vela per Emergency”. Tutti e due i navigatori, iscritti nella classe proto, hanno disalberato nella giornata di sabato e sono stati rimorchiati a La Palma (Canarie).

Tra gli italiani rimangono quindi in gara Susanne Beyer su “Penelope”, undicesima nella classe “serie” a circa 20 miglia dal primo, Amaury Francois su “Groupe Qualitel”. Mentre Simone Gesi su “Dagadà, Spirito di Maremma” è 28° a circa 60 miglia. Nella classe proto, invece, è rimasto il solo Maurizio Gallo su “Yak”, in 29° posizione, a circa 170 miglia dal capoflotta, Sébastien Rouges su “Eole Generation Gdf Suez”.
 

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