Maccaferri Futura ferma a Cherbourg per problemi elettrici. Paprec Arkéa urta una boa, Banque Populaire ripara a Lorient. Koesio arenato
La Transat Café L'OR è partita sabato 26 ottobre con 74 equipaggi suddivisi in quattro classi, ma le prime ventiquattr'ore di regata hanno già messo a dura prova concorrenti e imbarcazioni. Le condizioni meteo nella Manica, con raffiche fino a 40 nodi e mare formato con onde fino a tre metri, hanno segnato un avvio di gara impegnativo che ha provocato diversi incidenti.
Il Class40 italiano Maccaferri Futura, al comando di Luca Rosetti e Matteo Sericano, è attualmente fermo nel porto di Cherbourg per uno stop tecnico causato da un problema all'impianto elettrico manifestatosi durante la scorsa notte. Il team sta lavorando per risolvere il guasto e ripartire il prima possibile.
La flotta dei Class40, la più numerosa con 42 iscritti, affronta una Manica impegnativa con Bleu Blanc Planète Location in testa. Quentin La Nabour e Thierry Chabagny hanno scelto una rotta intermedia passando sotto il Dispositivo di Separazione del Traffico dei Casquets, evitando sia la costa del Cotentin sia il passaggio a Nord delle isole Anglo-Normanne. Oltre a Maccaferri Futura, altre due imbarcazioni hanno dovuto fare sosta tecnica: Rêve de Large 5 e Wasabiii.
Gli organizzatori hanno inoltre deciso di dividere la Transat Café L'OR per i Class40 in due tappe separate, con sosta obbligata nella città spagnola di La Coruña prevista per mercoledì pomeriggio. La decisione è stata presa a causa di una depressione che blocca la discesa lungo le coste spagnole e di una nuova perturbazione in formazione a Nord delle Azzorre a partire da martedì, che avrebbe creato condizioni pericolose con onde fino a otto metri per gli equipaggi più ritardatari della classe, dove navigano sia professionisti sia amatori.
Tra gli incidenti che hanno caratterizzato la partenza, il primo a essere coinvolto è stato Paprec Arkéa, uno degli Imoca favoriti al comando di Yoann Richomme e Corentin Horeau. Alle ore 16:08 di sabato, mentre navigava a sedici nodi, lo scafo ha urtato violentemente una boa danneggiando l'outrigger di dritta. L'equipaggio ha invertito la rotta facendo ritorno a Le Havre, dove è arrivato dopo le ore 20. In questi casi il regolamento concede fino a 72 ore dal via ufficiale per ripartire.
Nella notte tra sabato e domenica è stata quindi la volta di Maxi Banque Populaire XI, il maxi trimarano Ultim che difende il titolo conquistato nella precedente edizione. Armel Le Cléac'h e Sébastien Josse hanno dimenticato di bloccare il sistema meccanico che mantiene il timone di sinistra in posizione bassa durante uno degli ultimi bordi dopo l'uscita dalla Manica. La pala è risalita violentemente danneggiando l'intero meccanismo e le componenti circostanti. Dopo una consultazione con il team tecnico a terra, i due skipper hanno deciso di fare rotta verso la base di Lorient. Il trimarano è arrivato alle ore 6 di domenica mattina e l'intera squadra si è mobilitata per sostituire il componente. L'obiettivo è ripartire il prima possibile per rientrare in competizione.
Tra gli Ocean Fifty, la situazione più critica ha riguardato Koesio di Erwan Le Roux e Audrey Ogereau, che si è arenato su una spiaggia dell'isola di Guernsey. Il trimarano, capovolto, è miracolosamente finito su una lingua di sabbia tra gli scogli ed è stato issato sulla spiaggia al riparo dalla marea e dal maltempo in arrivo. L'equipaggio è illeso ma definitivamente fuori gara.
Negli Imoca, dopo il ritiro temporaneo di Paprec Arkéa, la leadership è andata a Macif Santé Prévoyance al comando di Sam Goodchild, che domenica mattina ha doppiato Ouessant con una decina di miglia di vantaggio su Charal e Allagrande Mapei. Il mare particolarmente formato ha costretto gli equipaggi a navigare con due mani di terzaroli e tormentina.
Nonostante i problemi tecnici, Richomme, Le Cléac'h e l'equipaggio di Maccaferri Futura hanno confermato l'intenzione di rientrare in gara. La corsa oceanica verso la Martinica è appena iniziata e tutti gli equipaggi sanno che nella vela d'altura gli imprevisti fanno parte del gioco.