Transat Jacques Vabre: avarie e rovesciamenti
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Ore difficili nella notte del 7 novembre per molte barche impegnate nella transatlantica da Le Havre a Salvador de Bahia. Onde di 7 metri e venti fino a 45 nodi hanno decimato la flotta. Resistono alla burrasca Soldini e Malingri su "Tim".
Il Golfo di Biscaglia ha mantenuto la fama di temuto avversario: raffiche di vento a 45 nodi e onde alte fino a 7 metri. I bollettini meteorologici diffusi dagli organizzatori della "Transat Jacques Vabre", transatlantica da Le Havre (Francia) a Salvador de Bahia (Brasile) partita il 5 ottobre, parlavano chiaro a riguardo e i 35 equipaggi in corsa da Le Havre (Francia) a Salvador de Bahia (Brasile) contano ora i danni subiti.
I primi a chiedere soccorso alle autorità di Falmouth, Inghilterra, sono stati i francesi Thomas Coville e Jacques Vincent, con l'attivazione del segnale Epirb alle ore 04.15. Il duo al comando del trimarano "Sodebo" è stato recuperato da un peschereccio in rotta per Brest che ha anche rimorchiato l'imbarcazione con lo scafo di sinistra danneggiato e l'albero in acqua. Pochi minuti dopo il team svizzero composto da Stève e Yvan Ravussin segnalava la rottura della traversa di collegamento tra gli scafi di "Orange Project" e il pericolo di rovesciamento.
Alle ore 07.15 locali, lo skipper francese Armel Le Cléac ha segnalato il rovesciamento del trimarano "Foncia" e il ferimento del compagno Damian Foxall con probabile frattura della clavicola. Un elicottero della Guardia Costiera francese è in volo per il salvataggio dell'equipaggio franco-irlandese e con l'obiettivo di recuperare anche il team "Orange Project" a sole 6 miglia di distanza.
Resistono gli italiani in gara: in navigazione con uno squarcio nella randa l'equipaggio italo-francese composto da Joé Seeten e Cecilia Carreri, noni in classifica, a bordo del monoscafo di 50 piedi "Mare Verticale", il team farà la riparazione in mare alla randa.
Naviga bene anche l'equipaggio italiano di "TIM Progetto Italia", Giovanni Soldini e Vittorio Malingri, che nel rilevamento delle ore 06.57 ha effettuato una virata e ora naviga con vento da Nord Ovest e rotta Sud-Ovest. La loro posizione è al quarto posto. I due skipper di "TIM Progetto Italia" registrano la rottura di uno dei timoni che però contano di sostituirlo appena le condizioni risulteranno più praticabili.
Intanto l'equipaggio franco-svizzero composto da Charles Caudrelier e Yvan Bourgnon a bordo del trimarano "Brossard" si è ritirato dalla competizione ed è arrivato sano e salvo nel porto dell'isola di Guernsey, nello stretto della Manica. I danni molto gravi al congiungimento della traversa con lo scafo centrale, con l'apertura di una grande fessura nella vetroresina, ha costretto gli skipper al continuo sgottamento della tanta acqua che riempiva l'imbarcazione.
Costretta al ritiro anche l'Open 60 "Galileo", al comando dei brasiliani Antunes e Raphael Coldefy, per la rottura del boma. La coppia di skipper non ha ancora comunicato il porto d'arrivo, ma punta verso la costa spagnola. Avarie anche a bordo del catamarano di 50 piedi "Victorinox" e del trimarano "Négocéane-Donneurs de Vie-Branec IV", entrambi hanno segnalato il proprio ritiro dalla regata.
La ranking list provvisoria mostra in prima posizione nella classifica dei multiscafi Orma "Groupama 2", seguito da "Banque Populaire" e "Géant"; "TIM Progetto Italia" è al 4° posto. Tra i monoscafi Imoca, primo posto per "Virbac-Paprec", seguito da "Sill et Veolia" ed "Ecover"; "mare verticale è nono.
(Lu.Ca)
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