Si svolge domenica il flash mob per sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni sul problema della violenza di genere: ogni barca deve issare un fiocco rosso
I simboli sono potenti e spesso sono l'inizio di una rivoluzione culturale. Come il nastro rosso che domenica 4 luglio isseremo sull’albero delle nostre barche per aderire alla
10.000 Vele di Solidarietà contro la violenza sulle donne. Sfileremo in acqua, dunque, indipendentemente dall’età e dalla tipologia di imbarcazione per focalizzare l’attenzione di gente comune e istituzioni su una piaga che secondo l’Istat ha coinvolto il 31,5 per cento delle 16-70enni (ovvero 6 milioni 788 mila persone) italiane nel corso della propria vita. Ma anche per promuovere sul territorio l’operato dei centri antiviolenza.
Dopo diverse campagne di successo di raccolta fondi organizzate nel 2011 e 2012, l’associazione 10.000 Vele di Solidarietà si mobilita così per una nuova encomiabile iniziativa a cui Bolina per altro ha dedicato la copertina del numero di maggio. Partecipare alla 10.000 vele non richiede alcun esborso economico: basta navigare, in mare o nei laghi, facendo sventolare il suddetto nastro rosso. E l’iniziativa non si concluderà il 4 luglio, i drappi resteranno a riva in crociera come in regata a rappresentare l'inizio di un vero “cambio di rotta” contro i soprusi e la meschinità nei confronti dell'universo femminile.