Vendée Globe: Charal riparte
e Hugo Boss vede l'equatore
Ricomincia la gara di Jérémie Beyou, mentre il leader Alex Thomson si appresta a lasciare l'emisfero Nord. Giancarlo Pedote recupera posizioni.
Nel tardo pomeriggio del 17 novembre Jérémie Beyou ha lasciato il porto di Les Sables D'Olonne riprendendo il suo Vendée Globe, bruscamente interrotto una settimana prima a causa di una serie di avarie al suo Imoca 60 "Charal". Lo skipper francese, impossibilitato a proseguire la corsa, l'11 novembre ha dovuto invertire la rotta e rientrare nel porto francese, dove è arrivato nella giornata di sabato 14 novembre. Da quel momento l'intero Team, insieme al cantiere e ai fornitori, si è mobilitato 24 ore su 24 è in tempo record ha riparato i numerosi danni alla barca. «Nello specifico, ha dichiarato il direttore tecnico della squadra Pierre-François Dargnies, è stato sostituito il timone di dritta e controllato l'intero sistema di comando. Abbiamo anche ispezionato il foil di dritta e la chiglia che non sono stati colpiti, sostituito il paterazzo di dritta mentre la randa è stata mandata alla North Sails per varie riparazioni. Gli interventi più importanti sono stati la sistemazione della paratia e delle parti danneggiate dello scafo». Al temine dei lavori e dopo avere effettuato i test in mare "Charal "è salpato, sfruttando anche una buona finestra meteo.
Jérémie Beyou, dato tra i favoriti di questa 9° edizione del giro del mondo in solitario, ha trovato la forza psicologica di ripartire, anche se la possibilità di vittoria sono sfumate. "Charal" infatti attualmente naviga con oltre 2.700 miglia di ritardo dal leader Alex Thomson, il quale con il suo "Hugo Boss" si appresta ad attraversare l'equatore. L'andatura dello skipper inglese che procede con rotta Sud Ovest spinto dall'Eliseo è stata altalenante nelle ultime ore, probabilmente per l'avvicinarsi alle zone delle calme equatoriale. Nonostante le buone velocità tenute fin dalla partenza e una barca di nuova generazione, Thomson non è riuscito tuttavia a battere il record stabilito nell'edizione 2016-2017, quando coprì la tratta Les Sables D'Olonne-Equatore in 9 giorni e 7 ore. In seconda posizione con un ritardo di circa 70 miglia si trova Thomas Rettant a bordo di "LinkedOut", mentre al terzo il sorprendente Jean La Cam, veterano della regata, con l'Imoca 60 "Yes, We Cam" privo di foil procede con un distacco di 110 miglia. Tieme buon passo anche Giancarlo Pedote, che nelle ultime 24 ore ha recuperato posizioni portando il suo "Prysmian Group" al 14° posto.
Con il rientro in gara di Jérémie Beyou, l'unico ritirato dalla corsa è il francese Nicolas Troussel a causa del disalberamento di "Corum L'Epargne" avvenuto la notte del 16 novembre mentre si trovava a circa 260 miglia a Nord Est di Capo Verde, località che sta raggiungendo in queste ore.
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