Il passaggio di Cape Finisterre non ha tradito le aspettative con piccoli incidenti e avarie che hanno messo a dura prova la flotta
A tre giorni dalla partenza della decima edizione del Vendée Globe, la regata in solitario intorno al mondo senza scalo né assistenza, quattro skipper si sono avvicendati al comando della flotta.
Il primo è stato Charlie Dalin su Macif Santé Prévoyance che ha guadagnato la leadership immediatamente dopo il via grazie a una tattica efficace nel vento di Nord Est tra i 7 e 10 nodi che ha caratterizzato la prima notte. Quindi, il 12 novembre, è stato Yoann Richomme su Paprec Arkea a passare in testa, seguito ancora da Dalin e dall'inglese Sam Goodchild su Vulnerable, prima di riposizionarsi al comando. I primi tre navigano attualmente entro una distanza di 23 miglia.
Nel frattempo si registrano i primi problemi tecnici e qualche incidente. Ad aprire la serie delle avarie è stato Conrad Colman su MS Amlin, che il 10 novembre ha dovuto posticipare la partenza a causa di una cima incastrata nell'elica. È riuscito a tagliare la linea del via un'ora dopo gli altri, recuperando posizioni fino a guidare brevemente la flotta prima di subire un ulteriore rallentamento per un momentaneo blackout all'impianto elettrico di bordo.
Ma è stato il passaggio di Capo Finisterre tra l'11 e il 12 novembre ad aver messo in seria difficoltà i partecipanti: su Vulnerable di Thomas Ruyant si è aperta una piccola infiltrazione nella zona prodiera, che lo skipper francese sta gestendo pompando regolarmente l'acqua imbarcata nell'attesa di condizioni più confortevoli per effettuare le riparazioni del caso. Sono state invece delle alghe incastrate nella deriva a rallentare Yoann Richomme su Paprec Arkéa. E mentre sia il cinese Jingkun Xu su Singchain Team Haikou che il francese Maxime Sorel su V and B-Monbana-Mayenne si sono infortunati alla caviglia, Nicolas Lunven, ha dovuto affrontare un serio problema al timone di Holcim-Prb per un cavo impigliato nel sistema di governo che l'ha costretto a fermare la barca con 20-25 nodi di vento per intervenire.
Particolarmente sfortunato Guirec Soudée che ha perso il controllo dello spinnaker durante una strambata: la vela è finita in acqua rimanendo bloccata nella chiglia e risulta ora inutilizzabile, per lo meno fino a quando non potrà ripararla. Poco dopo, anche il fiocco del suo Freelance.com si è srotolato improvvisamente, creando ulteriori problemi a bordo. Davvero una nottataccia, come quella vissuta da Eric Bellion che ha lottato con l'assetto delle vele mentre la sua imbarcazione si "piantava" ripetutamente nell'onda.
Non è passato indenne neppure Fabrice Amedeo che ha dovuto far fronte anche lui a un blackout all'impianto elettrico di Nexans-Wewise, poi fortunatamente risolto.
Difficile la notte tra il 12 e il 13 novembre anche per Clarisse Crémer su L'Occitane en Provence. Intorno alle 4:00 UTC, mentre stava navigando al largo delle coste portoghesi il suo gennaker si è aperto inaspettatamente ed è volato via cadendo in acqua. Una perdita significativa che penalizzerà la sua navigazione, soprattutto nelle condizioni di vento leggero.
Prosegue invece serafica la corsa di Giancarlo Pedote su Prysmian Group, unico italiano in gara e attualmente in 22ª posizione.