Vendée Globe: nel regno degli iceberg
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"Bonduelle" in testa alla flotta e "Prb" a 60 miglia di distanza hanno tagliato per prime i 180 ° di longitudine e navigano in una zona disseminata d'iceberg
Quarantacinque giorni passati senza sosta per mare. La flotta di venti imbarcazioni di 60 piedi si è ridotta a sedici unità dopo il ritiro di quattro skipper: è il "Vendée Globe", il giro del mondo senza scalo e assistenza attraverso tre oceani e i tre più temibili capi del mondo, Buona Speranza, Leeuwin e Horn.
Quando mancano ancora più di diecimila miglia all'arrivo "Bonduelle" e "Prb" in testa alla flotta, puntano verso Sud Est dopo aver passato la linea che segna i 180° di longitudine, lasciandosi alle spalle la Tasmania.
Ed è proprio in questa fase che aumentano le difficoltà per gli skipper impegnati nella dura navigazione tra gli iceberg. Lo testimonia il francese Jean Le Cam che si è trovato a prua iceberg di grandi dimensioni e in numero nettamente superiore a quello segnalato dai servizi meteorologici.
"Ho visto gli iceberg e la brutta notizia - ha commentato via radio Le Cam - è che ce ne sono molti in ogni direzione. La bella notizia è invece che la visibilità è buona e che il radar funziona a dovere".
La preoccupazione degli skipper è ora quella di stare all'erta giorno e notte per evitare una collisione che potrebbe essere fatale in acque con una temperatura media che si aggira attorno ai 6/7 gradi.
In seconda posizione "Prb", al comando di Vincent Riou, mantiene una distanza di circa 60 miglia dal primo, con rotta leggermente più a Nord del connazionale.
All'inseguimento dei due leader troviamo "Ecover" di Mike Golding e "Vmi"di Sébastien Josse, avvantaggiati dal fatto di poter seguire la rotta tracciata tra i ghiacci dagli avversari che li precedono.
Più indietro la flotta è rallentata da venti deboli e di direzione variabile, con distanze da capogiro che dividono queste imbarcazioni dai primi della classifica. Basti pensare che l'ultima imbarcazione della flotta, "Benefic", al comando della skipper Karen Leibovici, si trova ora nel mezzo dell'Oceano Indiano ed ha accomulato più di 3.800 miglia di ritardo al primo.
(Lu.Ca)
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