Hanno mollato gli ormeggi nella bonaccia i 40 skipper impegnati nel giro del mondo senza scalo. Un primo rinforzo di vento è atteso oltre Capo Finisterre
È partita domenica 10 novembre alle 13 la decima edizione del Vendée Globe, il giro del mondo in solitario senza scalo. Quaranta skipper hanno preso il via dalle acque di Les Sables d'Olonne quasi in moviola spinti su un mare piatto da un vento tra 5 e 7 nodi. Benjamin Ferré, su Monnoyeur, è stato il più rapido a tagliare la linea di partenza, seguito da altri sette skipper, tra cui Thomas Ruyant e Sam Goodchild (entrambi sponsorizzati da Vulnerable quindi con la barca omonima) e Boris Herrmann su Malizia-Seaexplorer.
La prima notte di navigazione si è rivelata particolarmente favorevole per la flotta. Con un vento che si è progressivamente stabilizzato intorno ai 10 nodi, gli skipper hanno potuto allontanarsi gradualmente dalla costa della Vandea in condizioni ideali per ambientarsi.
Il percorso porterà i navigatori attraverso tre oceani, doppiando i capi di Buona Speranza, Leeuwin e Capo Horn. Ma la prima sfida da affrontare sarà a breve il Golfo di Guascogna: il gruppo di testa dovrebbe raggiungere Capo Finisterre, nel Nord Ovest della Spagna, intorno a mezzogiorno dell'11 novembre, dove sono attesi venti sui 20 nodi e onde di 1,5 metri.
Ora è passato al comando Dalin, uno di grandi favoriti di questo periplo del globo, su Macif. Giancarlo Pedote, al suo secondo Vendée Globe e unico italiano in gara, naviga attualmente al centro della flotta. Ma le miglia, sono per tutti, ancora tante, troppe per fare alcun pronostico: circa 21.600.
Il record da battere è quello messo a segno ad Armel Le Cléac'h, che nell'edizione 2016-17 completò il percorso in 74 giorni, 3 ore e 35 minuti.
Oggi su Bolina 2 il resoconto della partenza dal nostro inviato Antonio Cardi