aprile2025
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25 anni senza
Eric Tabarly


12-06-2023

Il mito delle vela scompariva nella notte tra il 12 e il 13 giugno 1998 cadendo fuoribordo del suo amato Pen Duick. La monografia su Bolina 2

25 anni senza
Eric Tabarly
Il celebre navigatore francese Eric Tabarly morì esattamente 25 anni fa nel corso di una navigazione nelle acque del Mare d’Irlanda. All'epoca aveva 67 anni. Stava effettuato un trasferimento del suo storico Pen Duick (goletta di 10,97 metri progettata da William Fife) dopo le celebrazioni organizzate a Bénodet, in Bretagna, per celebrarne il centenario.
Quando intorno la mezzanotte del 12 giugno Tabarly decise di ridurre la velatura, fu colpito al petto dal picco della randa, cadde in mare e lì, nelle gelide acque d'Irlanda, perse la vita. Il suo corpo fu ritrovato solo un mese dopo 30 miglia a Sud Ovest del porto di Milford Haven, nel Galles occidentale.
 
Mito nella storia della navigazione d'altura sportiva Tabarly registrò il suo primo exploit nel 1964 vincendo la Ostar, la transatlantica da Plymouth a Newport in solitario, davanti a Sir Francis Chichester. Un successo replicato nel 1976, mentre nel 1984 dovette accontentarsi della piazza d'onore. Ma i suoi successi furono innumerevoli. Col suo equipaggio primeggiò al Fastnet, alla Sydney-Hobart, partecipò alla Withbread...
Nel 1979 (!) varò l’avveniristica barca dotata di foil Paul Richard con cui si classificò 2° alla Transat in doppio sul percorso Lorient-Bermuda-Lorient con Marc Pajot. Con la stessa barca nel 1980 fissò il nuovo record sulla rotta New York-Cape Lizard col tempo di 10 giorni, 5 ore, 14 minuti e 20 secondi. Era rimasto imbattuto per 75 anni.
Dopo numerose altre imprese, il suo ultimo exploit con la vittoria della Transat Jacques Vabre insieme a Ives Parlier a bordo all’Open 60 Acquitaine Innovations nel 1997. 
 
Eroe nazionale in Francia, insignito della Legion d'Onore, Tabarly è stato uno degli uomini più importanti nella storia della vela, noto per la sua grande determinazione, lo spirito competitivo, la modestia e l'umiltà nonché per quella dote, riservata solo ai grandi, di sapere "leggere il vento e le correnti".
 
In occasione del 25° anniversario dalla morte lo vogliamo ricordare con una piccola monografia di articoli tratti da Bolina 2:
 
 
 
 
 
 

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