Astronomia:
incontro con l'asteroide
Venerdì 15 febbraio l’asteroide 2012 DA14, passerà molto vicino alla Terra. Il fenomeno potrà essere osservato con l’aiuto di un binocolo, alle 20 30 circa, puntando verso Sud-Est.
Gli asteroidi (spesso chiamati planetoidi) sono corpi celesti aventi una composizione simile alla Terra, privi di forma sferica e più piccoli di essa. Si ritiene che essi siano i resti di una struttura discoidale di gas e polveri orbitanti intorno ad una stella, non inglobati nei pianeti, durante la formazione di un Sistema. Uno di questi, l’asteroide 2012 DA14, passerà oggi molto vicino alla Terra, ad una distanza di 28 000 km, più in basso (8000 Km), quindi, dell’orbita di un satellite geostazionario. Misurante intorno ai 50 m di lunghezza e presentante una massa stimata di 130.000 t , alle ore 20 24 locali, l’asteroide si troverà sulla verticale dell’Indonesia. Anche se molto vicino alla Terra, l’oggetto è troppo piccolo per essere visibile a occhio nudo, ma potrà essere visto con l’aiuto di un binocolo, alle 20 30 circa, verso sud est. Alle 21 15, DA14 si troverà rasente all’orizzonte, in salita rapida nel cielo per “tagliare” il manico della casseruola della Grande Orsa alle 22 30. I satelliti che orbitano fra 20.000 e 36.000 km d’altitudine, sono molto pochi, quindi il rischio di collisione fra l’asteroide e uno di essi è bassissimo; inesistente il rischio di collisione con la Terra. Peraltro, la sua traiettoria sarà seguita molto attentamente dagli specialisti in traiettorigrafia, poiché si tratterà di un eccellente esercizio di previsione in vista di un altro passaggio ravvicinato: quello dell’ asteroide Apophis, che avrà luogo il 13 aprile 2029, sei volte più grande di 2012DA14 e 400 volte più massivo e di cui si conosce, a tutt’oggi, molto poco. In particolare, l’obiettivo sarà quello di determinare la sua struttura interna, allo scopo di poter modificare la traiettoria dell’oggetto, ove se ne presentasse la necessità. Scartata la possibilità d’impatto con la Terra con 2012DA14, è necessario, però, dire che le statistiche indicano che la possibilità d’impatto con il nostro Pianeta di un asteroide avente taglia comparabile (compresa fra 40 e 50 m) possa verificarsi ogni 700 anni. L’ultimo impatto di questo genere è avvenuto il 30 giugno 1908 nella regione di Tunguska (Siberia), con la distruzione di 2000 km² di foresta siberiana. Un asteroide come Apophis, misurante 325 m di diametro, potrebbe devastare una superficie equivalente a diverse regioni italiane o causare uno gigantesco tsunami, se cadesse in mare, caso statisticamente più probabile, considerato che gli oceani ricoprono il 71% della superficie del globo terrestre.
Gian Carlo Ruggeri
(Meteorologo)
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