Ciclone Zelia devasta
il Nord-Ovest australiano
Gli elicotteri hanno tratto in salvo i residenti di Warralong mentre le inondazioni minacciano diversi centri abitati. Danni significativi alle stazioni pastorali. Nessuna vittima.
Le autorità hanno disposto l'evacuazione in elicottero di 63 persone dalla comunità remota di Warralong, situata 120 chilometri a Sud-Est di Port Hedland, mentre altre 13 persone dalla vicina Gooda Binya hanno autonomamente raggiunto il centro civico di Marble Bar. Significativi i danni alle stazioni pastorali di De Grey e Carlindi, dove il ciclone ha colpito con maggiore intensità, ma non si registrano vittime o feriti.
Mentre Port Hedland ha subito danni limitati il cui aeroporto ha subito allagamenti minori e prevede di riprendere i voli commerciali martedì 18 febbraio, le aree circostanti di Pilbara e Marble Bar hanno registrato allagamenti e cadute di alberi. La chiusura della Great Northern Highway ha interrotto i rifornimenti alimentari, lasciando vuoti gli scaffali dei supermercati.
L'intensificazione del ciclone è stata accelerata dalle temperature record dell'Oceano Indiano, superiori di 1-2 gradi alla media stagionale. La tempesta, ora declassata a depressione tropicale, continua a causare estese inondazioni nella zona dei fiumi Pilbara e del Great Sandy Desert. Il Dipartimento Antincendio e Servizi di Emergenza (DFES) ha emesso un'allerta per le comunità remote, avvertendo che l'emergenza potrebbe protrarsi per settimane.
Il Bureau of Meteorology prevede ulteriori precipitazioni fino a 120 millimetri nelle prossime 24 ore, con possibili esondazioni dei fiumi nella regione meridionale del Pilbara e nel Gascoyne orientale. Distribuiti oltre 10.000 sacchi di sabbia per arginare le proprietà.
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