aprile2025
Il portale pratico del mare mercoledì, 21 maggio 2025

Defì Atlantique
Beccaria e Bona sul podio


24-04-2023

I team italiani hanno guadagnato il 2° e il 3° posto nella transatlantica in equipaggio dai Caraibi a La Rochelle riservata ai Class 40

Defì Atlantique
Beccaria e Bona sul podio
Bravi, bravissimi. Nel primo pomeriggio del 22 aprile Ambrogio Beccaria e Albero Bona si sono aggiudicati rispettivamente la seconda e la terza posizione de La Defì Atlantique, regata in equipaggio in due tappe partita lo scorso 1° aprile a Pointe-à-Pitre (Guadalupa). 
 
Primo il francese Ian Lipinski che al comando di Crédit Mutuel aveva tagliato il traguardo di Horta in testa alla flotta e al quale è bastato il 5° posto in quest'ultima tratta per restare in vetta alla classifica (secondo Erwan Le Draoulec, terzo Jules Bonnier).
 
Una regata che ha visto Alla Grande Pirelli di Beccaria e Ibsa di Bona guadagnare prima il 2° e il 3° posto fino a Horta (isole Azzorre) poi il 4° e il 7° posto nella seconda con destinazione finale La Rochelle. 
 
“Questa seconda parte - ha commentato Ambrogio Beccaria – e nel complesso l’intera Dèfi Atlantique, è stata strategicamente e sportivamente molto difficile, piena di insidie e trappole. Più mite a livello meteorologico della Route du Rhum, ma altrettanto tosta per l’analisi dei modelli previsionali e delle tattiche. Abbiamo navigato davvero bene fino a Capo Finisterre, poi, da quando si sono ridotte le distanze, abbiamo deciso di prendere dei rischi e questo ci ha fatto sbagliare alcune mosse. Ho scoperto tanti altri suoi punti di forza e alcuni aspetti su cui si può migliorare per renderla ancora più performante. È una barca che ci dà molte soddisfazioni, nel corpo a corpo siamo imbattibili. Non vedo l’ora di rimettermi  in navigazione.
 
“È stata una bellissima e interessante regata - ha dichiarato Alberto Bona - con un equipaggio eccezionale e sempre in strettissima competizione con Ian e Ambrogio. Condizioni meteo molto complesse, venti medio leggeri in particolare nella seconda tappa fatta eccezione per una giornata, il 19 aprile, durante la quale abbiamo navigato per 309 miglia. Torniamo in Europa dopo praticamente sei mesi e così tante miglia sulle spalle che mi sembra passato molto più tempo”.
 
Un plauso dunque ai nostri che hanno mostrato talento e competitività su scala internazionale. Il futuro brillante della vela d'altura italiana può dirsi cominciato.
 

© Riproduzione riservata

Link: