Golden Globe Race
Lehtinen naufraga, recuperato
Il velista finlandese Tapio Lehtinen impegnato nella Golden Globe Race il 19 novembre è stato recuperato da Kirsten Neuschäfer dopo avere dovuto abbandonare il suo Gaia 36
Tapio Lehtinen è sano e salvo a bordo della nave Darya Gayatri dopo il naufragio del suo Asteria, avvenuto alle ore 8 e 52 di venerdì 18 novembre nel Sud dell'oceano Indiano. Il velista finlandese impegnato nella Golden Globe Race, il giro del mondo in soltiario su barche "vintage", è stato raggiunto alle ore 5 e 10 di sabato 19 novembre da Kirsten Neuschäfer, la prima dei tre concorrenti messi in allerta dall'organizzazione per prestare soccorso, a raggiungere la zattera di salvataggio dove Lehtinen si era rifuggiato dopo l'affondamento della sua barca. Al momento del lancio del segnale di soccorso Epirb, la Kirsten si trovava a 105 miglia di distanza dal luogo dell'incidente; attivato il gps di emergenza (il cui uso è vietato in regata) e sotto la guida del l'unità crisi del GGR, che nel frattempo coordinava l'intervento della Darya Gayatri e aggiornava Lehtinen sullo stato dei soccorsi, la 39enne velista sudafricana ha raggiunto il naufrago dopo avere passato l'intera notte al timone e condotto il recupero con un vento sui 20 nodi da Sud Sud-Est e un'onda di circa tre metri. Un'operazione non certo agevole, come ha raccontato la stessa Neuschäfer, specie nella seconda fase quando ha dovuto accostare alla nave per il trasbordo del naufrago, manovra non semplice da effettuare in pieno oceano.
Velista di lunga esperienza e asso della vela finlandese, Tapio Lehtinen ha raccontato che il suo Gaia 36 ha iniziato a imbarcare acqua da poppa molto velocemente, tanto che in appena 5 minuti ha raggiunto la coperta facendola affondare. «Mi sono alzato in piedi e ho salutato un’ultima volta Asteria mentre affondava», è stato l'ultimo messaggio di Tapio prima di attendere l'arrivo dei soccorsi. Un addio che tocca da vicino anche la storia della vela italiana. Asteria commissionata nel 1965 allo Studio Sparkman&Stephens da Luigi Coari, armatore di Anzio (Roma) è stata infatti la barca che ha dato il nome alla regata d’altura Coppa Asteria, ancora oggi organizzata dal Circolo della Vela Roma di Anzio.
Conclusasi a lieto fine la disavventura di Tapio Lehtinen, continua questa seconda edizione della regata intorno al mondo ideata dall'australiano Don McIntyre in omaggio alla storica edizione dell'omonima regata che nel 1969 portò in gloria l'impresa di Robin Knox Johnston. A condurre la flotta dei nove solitari rimasti sui sedici salpati il 4 settembre da Les Sables d’Olonne ( che ricordiamo navigano su imbarcazioni di serie, di lunghezza compresa tra 9,75 e 10,97 metri progettate prima del 1988 e senza l'ausilio di elettronica) c'è l'inglese Simon Curwen a bordo di Clara.
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