Sedici solitari sono ai nastri di partenza a Les Sables d’Olonne per il giro del mondo in solitario rievocativo del Golden Globe del 1968. Domenica 4 settembre il colpo di cannone
Torna domenica 4 settembre il giro del mondo in solitario ideato dall'australiano Don McIntyre e replica, nella formula e nelle barche, della storica edizione dell'omonima regata che nel 1969 portò in gloria l'impresa di Robin Knox Johnston e lo storico abbandono di Bernard Moitessier che proseguì per la sua "lunga rotta".
Riservato a imbarcazioni di serie, di lunghezza compresa tra 9,75 e 10,97 metri (32 piedi e 36 piedi) fuori tutto a chiglia lunga e progettate prima del 1988, l’evento si snoda lungo un percorso di 30.000 miglia con partenza e arrivo a Les Sables d’Olonne, in Francia, dopo aver attraversato gli oceani Atlantico, Indiano e Pacifico e aver lasciato a sinistra Capo di Buona Speranza, Cape Leewuin e Capo Horn.
Banditi tutti gli strumenti elettronici: chartplotter, radar, gps, autopiloti, log, dispositivi satellitari, smartphone, computer, dissalatori, ma anche orologi, fotocamere digitali, lettori cd, calcolatrici, etc.
16 i solitari al via, provenienti da 11 nazioni. Nessuno, purtroppo, è italiano. Assenti anche vip della vela d'altura a differenza della scorsa edizione vinta da Jean Luc Van De Heede a bordo di Matmut. Tra i più quotati il francese Damien Guillou, 39 anni, che vanta un passato di preparatore al Vendée Globe per skipper quali Jean Le Cam e Kevin Escoffier. Specialista in classe Figaro si presenta al via a bordo di un Rustler 36 sponsorizzato da Prb.
Singolare anche il ritorno del 43enne Abhilash Tomy, uno dei più promettenti skipper indiani e di certo il primo ad aver tentato l’impresa del giro del mondo in solitario nel 2018. Un esordio, il suo, che finì male dopo 83 giorni di navigazione quando, vittima di una terribile tempesta che capovolse quattro volte di seguito la sua Eric Suhaili Replica, fu tratto in salvo, malconcio e con varie fratture, al largo dell’Australia.
Tra i redivivi di questa edizione anche il 63enne australiano Mark Sinclair che nel 2018 era stato costretto a fermarsi in Australia.
Assieme ai 15 uomini in lizza per il secondo Golden Globe del terzo millennio, si fa poi notare anche Kirsten Neuschäfer, unica donna in gara. Sudafricana, 39 anni, ha completato le sue prove di qualificazione navigando a bordo di Minnehaha, il suo Cape George Cutter 36, per 8.800 miglia in solitario dal Canada a Città del Capo e di qui per altre 6.600 miglia fino a Les Sables d’Olonne. Navigatrice esperta con 240.000 miglia di oceano alle spalle, si presenta al via con tutte le carte in regola per puntare al podio.
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