La Route du Rhum
decima i concorrenti
Sono ormai 21 gli skipper che hanno dovuto abbandonare la regata transatlantica a causa di incidenti vari. Resiste la pattuglia dei 4 italiani, con Ambrogio Beccaria quarto tra i Class 40 e Giancarlo Pedote al 23° posto negli Imoca
Dopo cinque giorni di gara, la Route du Rhum continua a fare i conti con incidenti e ritiri. Sono 21 gli skipper che hanno dovuto gettare la spugna su 138 al via. Una regata transatlantica, quella che porta in Guadalupa, che si sta rivelando come al solito molto complicata. Ultimo a dare forfait, il croato Ivica Kostelic sul Class 40 ACI che oggi, martedì 15, ha abbandonato la gara a causa dei troppi problemi tecnici a bordo e si sta dirigendo verso Cascais (Portogallo). Ma già Erwan Thibouméry su Interaction (Classe Rhum Multi) nella notte aveva chiesto assistenza perché il suo trimarano era diventato ingovernabile; lo skipper è stato soccorso da un elicottero e la barca si è arenata sulla spiaggia spagnola di Ferreira.
Paura c'è stata anche per il francese Fabrice Amedeo sull'Imoca Nexans-Art & Fenêtres, recuperato ieri da un mercantile dopo che la sua barca aveva preso fuoco ed era affondata. Allo sfortunato skipper sabato si era infatti rotto uno dei ballast interni e l'acqua aveva invaso lo scafo mettendo fuori uso l'impianto elettrico. Amedeo si stava dirigendo verso Cascais, quando si è verificata un'esplosione a bordo seguita da un incendio che ha costretto l'ex giornalista di 42 anni a rifugiarsi sulla zattera e ad attendere i soccorsi.
Ma il 12 novembre c'è stato anche il disalberamento dell'Imoca Bureau Vallée di Luis Burton, il capovolgimento dell'Ocean Fifty Solideries En Ploton-Aresp di Thibaut Vauchel-Camus, e nei Class 40 il disalberamento di La Boulangère Bio di Amélie Grassi e di Crosscal di Aurelien Ducroz, poi quello di Trim Control su Blind. Ancora, nei Class 40 hanno poi abbandonato Jean-Pierre Balmes su Fullsave, Emmanuel Hamez su Virangga e ha dato forfait anche Jean Galfione, l'ex campione olimpico di salto con l'asta che ha subito un forte colpo alla testa mentre si trovava al largo di La Coruna sul suo Class 40 Serenis Consultin, sottoposto a visita medica a Vigo, gli è stata riscontrata una commozione cerebrale.
Sul fronte della gara, il Maxi Edmond de Rotschild, l'Ultime di Charles Caudrelier, procede spedito in prima posizione con medie impressionanti (600 miglia al giorno) ed è a circa 500 miglia dal traguardo, che dovrebbe tagliare mercoledì 16; potrebbe anche stabilire il record della regata. Lo segue Francois Gabart (Svr-Lazartigue) a circa 100 miglia.
La flotta dei 34 Imoca sta invece lasciandosi alle spalle le isole Azzorre, strapazzata da forti venti e mare grosso, in testa vede il francese Charlie Dalin su Apivia. Giancarlo Pedote su Prysmian Group è 23° “Comincia a essere davvero stancante navigare di bolina – comunica lo skipper – non è facile. Non vedo l’ora di entrare nell’anticiclone e iniziare a dirigermi verso Sud. Adesso mi trovo in 25 nodi di bolina. Non ho tempo per pensare: cercare di avanzare al meglio. Combattere le emozioni. Non ho altre soluzioni.”
Anche i Class 40 si trovano al centro di un fronte depressionario piuttosto violento e si apprestano a superare le Azzorre. Qui la scelta è se lasciare le isole a dritta, a sinistra o passare al centro. In testa c'è Yoann Richomme su Paprec Arkéa, che ha deciso per l'ultima soluzione, una strategia che sembra aver preso anche la pattuglia italiana che vede un veloce Amborgio Beccaria su Alla Grande Pirelli, quarto (“Sto bene, mangio, mi riposo, ho un botto di energia, mi sento in piena forma!”), tallonato da Alberto Bona su Ibsa (8°), un po' più distaccato invece Andrea Fornaro su Influence (19°).
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