Il fuoriclasse neozelandese fa ora parte del team italiano. Anche se ancora non è chiaro in che ruolo, per i nostri è un ulteriore passo verso la vittoria
Il fuoriclasse "kiwi", vincitore delle ultime tre America's Cup, ma anche di tre medaglie olimpiche (oro a Rio 2016 e argento a Londra 2012 e Tokyo 2021) e sei campionati mondiali in classe 49er, è indubbiamente tra i timonieri più talentuosi della sua generazione e si dice orgoglioso di entrare a far parte della squadra italiana.
«Correre contro questo team iconico – ha dichiarato – è sempre stato elettrizzante e avere oggi l'opportunità di farne parte è un vero onore. L'innovazione e la determinazione che Luna Rossa porta in Coppa America mi hanno sempre ispirato. Ringrazio tutti per la calorosa accoglienza ricevuta. Non vedo l'ora di lavorare insieme a un team di altissimo livello come questo e di dare il massimo per contribuire a conquistare la prima Coppa America per Luna Rossa».
«Peter – ha risposto Max Sirena, CEO di Luna Rossa – è stato a lungo nostro avversario e in questi anni abbiamo avuto modo di apprezzarne sia lo straordinario talento velico, sia la correttezza e la sportività in competizione. Siamo certi che la sua presenza darà una spinta importante a tutto il team, infondendo nuova energia, esperienza e determinazione in vista della sfida che abbiamo davanti».
Al momento non è ancora chiaro il ruolo che il velista neozelandese occuperà nella squadra italiana visto che la
bozza di protocollo di regata prevede che i membri stranieri dei team non possono far parte di un equipaggio se hanno già gareggiato nel circuito della precedente America's Cup.
Certo è che l'esperienza di Burling, unita al gioco "in casa", aumenta esponenzialmente le possibilità di Luna Rossa di conquistare finalmente il più ambito trofeo velico del mondo.
