Doppio punteggio e 3.500 miglia di navigazione nell'oceano Atlantico settentrionale da Newport a Aarhus in Danimarca lasciando a dritta la Gran Bretagna. Questi i tratti salienti della 5° tappa di The Ocean Race che riporterà in Europa i 5 concorrenti in gara nel giro del mondo in equipaggio dopo quattro mesi dalla partenza. Si tratta dell'ultimo dei lunghi tratti in mare aperto della regata che vedrà i team confrontarsi con le depressioni atmosferiche generate dalla Corrente del Golfo e l'insidia d'incontrare iceberg alla deriva, sebbene l'organizzazione abbia imposto dei cancelli per non avvicinarsi troppo alle acque dei pericolosi Grand Banks. 

Dopo aver doppiato la Scozia, si attraverseranno le acque del Mare del Nord prima di raggiungere il promontorio di Skagen, la città più a settentrione della Danimarca, dove si farà rotta verso Sud in direzione del traguardo.

 

Una tappa decisiva quella ai nastri di partenza da Newport che vede i primi tre team in testa pressoché allo stesso punteggio in classifica generale: 19 punti per gli svizzeri di Holcim-Prb e 18 per gli statunitensi 11th Hour Racing Team e i tedeschi di Team Malizia. In retroguardia con 13 punti i francesi di Biotherm.

 

Dopo il disalberamento che l'aveva costretto al ritiro dalla 4° tappa, l'equipaggio elvetico al comando di Kevin Escoffier è riuscito a raggiungere Newport via cargo e sta montando albero e attrezzature in tempi record per essere pronto al via e tentare di difendere la prima posizione.

Non è andata altrettanto bene a Guyot Environment anch'essa vittima di un disalberamento il 9 maggio e ora ferma ad Halifax, in Nuova Scozia. La squadra europea, da sempre ultima in classifica generale (è ferma a 2 punti), sta individuando la strategia migliore per rientrare in gara in una delle successive tappe europee.