Il velista 61enne completa una prova superba classificandosi 4° con un Imoca 60 privo di foil. Giancarlo Pedote scivola all'ottavo posto.
Jean Le Cam ha tagliato il traguardo di Les Sables D'Olonne alle 19 e 55 del 28 gennaio, chiudendo al 4° posto la nona edizione del Vendée Globe. L'arrivo di Le Cam era importante ai fini della classifica finale perché era l'ultimo dei concorrenti ancora in gara a godere di un abbuono temporale assegnato a chi aveva cambiato rotta il 30 novembre per andare in
soccorso di Kevin Escoffier. Lo skipper di Prb era naufragato 840 miglia a Sud Ovest di Città del Capo dopo che la sua barca si era letteralmente spezzata in due.
Ed è stato proprio Le Cam a raggiungerlo per primo tre ore dopo il naufragio e a trarlo in salvo. Gesto di solidarietà tra marinai che gli è valso un bonus di 16 ore e 15 minuti (per lo stesso motivo abbuoni di entità minore erano stati assegnati al vincitore Yannick Bestaven e a Boris Herrmann, giunto 5°).
Le Cam è stato l'ottavo concorrente a tagliare il traguardo, un'ottima posizione che al netto dell'abbuono gli ha consegnato il quarto posto. Una prova eccezionale per il veterano della flotta che a bordo Yes We Cam!, Imoca 60 privo di foil, ha condotto una gara esemplare, mantenendo medie paragonabili a quelle sostenute dalle barche di nuova generazione. Il navigatore sessantunenne, al quinto giro del mondo in solitario, ha dimostrato che in oceano la bravura e l'esperienza possono colmare il gap tecnologico. Viene da chiedersi che risultato avrebbe conseguito con un Imoca 60 di ultima generazione.
Con l'arrivo di Le Cam, il nostro Giancarlo Pedote scivola in ottava posizione. Un risultato che nulla toglie all'ottima prova del velista fiorentino, che da ieri è diventato il
migliore italiano di sempre al Vendée Globe. Perdono una posizione in classifica anche Boris Herrmann (5°), Thomas Ruyant (6°) e Damien Seguin (7°). Alle 10 e 5 del 29 gennaio ha tagliato il traguardo anche Benjamin Dutreux, chiudendo la sua regata al 9° posto.