aprile2025
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Vendée Globe: Pip Hare disalbera


16-12-2024

L'incidente è avvenuto a circa 800 miglia a Sud dell'Australia. La skipper di Medallia è in buona salute e ha attrezzato un armo di fortuna. E non è l'unica ad aver subito avarie

Vendée Globe: Pip Hare disalbera
Tra il 13 e il 15 dicembre una serie di avarie ha colpito la flotta del Vendée Globe nell'Oceano Indiano meridionale.
La più grave è quella subita dalla navigatrice Pip Hare che ha perso l'albero della sua Medallia mentre navigava a circa 800 miglia a Sud dell'Australia.
L'incidente è avvenuto il 15 dicembre alle 21:45 Utc. Nonostante il duro colpo, la skipper britannica non ha riportato traumi ed è riuscita a installare un'attrezzatura di fortuna che le permette di mantenere un minimo di governo della barca.
Lo scafo di Medallia non ha subito danni strutturali, elemento che permetterà alla navigatrice di raggiungere un luogo sicuro ma le possibilità di continuare la competizione sono azzerate.
 
"Ciao a tutti. Credo - ha dichiarato una visibilmente scossa Hare in un video inviato all'organizzazione di regata - che ormai abbiate saputo che non ci sono buone notizie da Medallia oggi. Circa cinque ore fa ho disalberato! Non so cosa sia successo: Medallia si è sollevata e quando è ricaduta l'albero si è spezzato in due pezzi. E così finisce la nostra Vendée Globe 2024. Io sto assolutamente bene e la barca è praticamente illesa. Ho lavorato circa tre ore per ripulire il disastro e sono riuscita a installare un'attrezzatura di fortuna, ora navigo a circa quattro nodi. Ho 700 miglia fino al punto di terra più vicino, quindi ho un po' di tempo per decidere dove dirigermi.
In questo momento non riesco a esprimere come mi sento. Si tratta di fare le cose pratiche per prendermi cura di me e della barca e fare dei progressi verso terra per risolvere questa situazione.
Voglio esprimere un enorme ringraziamento a tutti coloro che hanno lavorato così duramente negli ultimi quattro anni per rendere possibile questa regata. Ma non è la fine! Non è mai la fine. E spero che, quando arriverò a terra, avrò un ottimo piano per far navigare di nuovo Medallia e tornare in Europa, per poi tornare in gara nel 2025. Voglio ringraziarvi tutti per il vostro incredibile supporto. E a tutti gli altri concorrenti là fuori: state al sicuro! Mi mancherà davvero tanto navigare con voi nell'altra metà del mondo...".
 
L'avaria a bordo di Medallia è però solo l'ultima di una serie cominciata il 13 dicembre da Damien Seguin su Groupe Apicil a cui si è strappata una landa, provocando una via d'acqua a bordo. Scagliato contro la battagliola durante le riparazioni lo skipper ha riportato traumi al collo, all'orecchio e al ginocchio. Nonostante ciò è riuscito a contenere l'infiltrazione.
Il 14 dicembre è quindi toccato a Szabolcs Weöres su New Europe costretto a puntare verso Città del Capo dopo la rottura della sartia diagonale di sinistra. 
Guai anche per Benjamin Ferré su Monnoyeur-duo for a Job che ha affrontato un danno al sistema basculante della chiglia. Dopo 12 ore di lavoro, assistito via radio da Jean Le Cam, lo skipper framcese è riuscito a riparare un cilindro esploso che aveva causato abbondante perdita d'olio.
È infine giunto nell'isola di Saint-Paul Antoine Cornic su Human Immobilier per tentare di riparare il carrello della randa.
 
Intanto Charlie Dalin, al comando della flotta del giro del mondo senza scalo su Macif Santé Prévoyance, ha superato il 13 dicembre il punto mediano della regata dopo aver coperto 11.945 miglia del percorso teorico totale di 23.890 miglia.
Il navigatore francese è entrato nell'Oceano Pacifico lasciandosi alle spalle un impegnativo Oceano Indiano e trovando condizioni meteo instabili con raffiche fino a 40 nodi e grandine. Nonostante le difficoltà si prepara ad affrontare sei giorni di navigazione in condizioni moderate prima di un probabile fronte perturbato in avvicinamento a Point Nemo, il punto più distante dalla terraferma di tutto il globo.
 
 

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