Lo skipper ungherese costretto al ritiro a 700 miglia dal Capo di Buona Speranza per un danno irreparabile allo strallo D2. Intanto Richomme passa al comando
Salgono a 4 i ritiri formali dal Vendée Globe. Dopo dopo Maxim Sorel, Louis Burton e Pip Hare lo skipper ungherese Szabolcs Weöres ha annunciato il 14 dicembre di non poter proseguire la gara a causa di un danno irreparabile allo strallo D2 della sua imbarcazione New Europe. L'incidente è avvenuto mentre navigava con venti oltre i 40 nodi a circa 700 miglia dal Capo di Buona Speranza. Nonostante i tentativi di riparazione effettuati dallo stesso Weöres, che è anche attrezzista professionista, le condizioni dello strallo non garantivano più la sicurezza necessaria per proseguire la circumnavigazione in solitario. Il danneggiamento sarebbe una conseguenza di una precedente scuffia dell'imbarcazione, quando la punta dell'albero aveva toccato l'acqua.
Il problema allo strallo si aggiunge ad altri inconvenienti tecnici, tra cui danni significativi alla randa e la perdita della vela A7, che hanno compromesso definitivamente la partecipazione alla regata. Weöres sta ora navigando verso Città del Capo, dove è atteso il 17 dicembre. "È stata una delle decisioni più difficili della mia vita", ha dichiarato il velista, "dopo anni di preparazione per realizzare il sogno di circumnavigare il mondo".
Nel frattempo si registra un colpo di scena nel gruppo di testa: nelle prime ore del 16 dicembre Yoann Richomme è tornato al comando dopo aver superando Charlie Dalin. Lo skipper di Paprec Arkéa aveva ceduto la leadership il 2 dicembre, optando per una rotta più a Nord per evitare una profonda depressione nell'Oceano Indiano, accumulando un distacco di 540 miglia che è riuscito ora a colmare completamente distaccando Dalin di meno di 10 miglia.
La battaglia in testa alla regata resta dunque estremamente serrata, con i primi tre concorrenti in un raggio di appena 50 miglia mentre attraversano l'Oceano Pacifico. Sébastien Simon su Groupe Dubreuil mantiene sorprendentemente il contatto nonostante l'assenza del foil di dritta.
Non se la passa altrettanto bene Clarisse Crémer che denuncia in un video al sistema di inferitura e a una stecca della randa e perde posizioni mentre attraversa il Pacifico con mare formato e vento a 35 nodi
Le operazioni di riparazione hanno richiesto diverse ore di lavoro, costringendola a rallentare e perdere il contatto con il gruppo di testa. La situazione è ulteriormente complicata dal fatto che questo ritardo le impedirà di sfruttare lo stesso sistema meteorologico delle barche che la precedono.