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Meteo: L'Onu contro
il surriscaldamento globale


04-05-2007

Raggiunto un accordo su come contrastare i cambiamenti climatici in atto. Allo studio una strategia industriale comune a 120 Paesi per limitare l'incremento della temperatura globale.

Alle prime luci di venerdì 4 maggio, i delegati di 120 nazioni facenti parte dell'International Panel on Climate Change (I.P.C.C.), organismo specializzato dell'O.N.U. per lo studio dei cambiamenti climatici, riuniti a Bangkok (Thailandia), hanno raggiunto un accordo su come contrastare tali cambiamenti negli anni a venire. La Cina, secondo produttore al mondo di gas ad effetto serra, ha fortemente cercato, assieme all'india e ad altre Nazioni emergenti, di elevare il limite minimo di inquinamento atmosferico dovuto a tali gas, ma, infine, dopo lunghi dibattiti, è stato raggiunto un accordo. In una prima bozza del Rapporto finale si legge la proposta di contenere la concentrazione dei gas serra fra 445 parti per milione e 650 parti per milione; la Cina ha cercato di elevare tale limite minimo, adducendo che esso sarebbe dannoso per la propria economia. In due precedenti Rapporti, emessi quest'anno, l' IPCC ha avvertito che le emissioni incontrastate di gas serra, potrebbero condurre ad un aumento massimo delle temperature globali di 6.1 gradi centigradi, entro il 2100. Anche un aumento maggiore di 2° C potrebbe causare carenze gravi d'acqua a 2 miliardi di persone entro il 2050, nonché minacciare la perdita del 30% delle specie del globo. Il Documento finale, che sarà diffuso entro oggi, raccomanda, dunque, di porre in essere provvedimenti tecnologici tali da mantenere l'aumento globale di temperatura al disotto di 2°C. Il Rapporto sarà, quindi, trasmesso ai politici per i provvedimenti da intraprendere. Gian Carlo Ruggeri (Meteorologo)

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