Nel Mediterraneo la prima rete
che ascolta il mare
Quaranta chilometri di cavi sommersi fino a 2100 metri trasformano costa siciliana in laboratorio acustico marino.
Quaranta chilometri di cavi sommersi fino a 2.100 metri di profondità trasformano la costa orientale siciliana in un laboratorio per studiare la vita marina attraverso suoni e immagini elaborate da algoritmi avanzati. Il progetto Vongola, acronimo di Visual and nOise-eNhanced AI Analysis for Marine Biodiversity MonitorinG, Observation and LeArning, impiega tecnologie che rilevano sia i rumori minimi prodotti da piccoli crostacei che il frastuono delle imbarcazioni commerciali a grande distanza, costruendo una mappa sonora dell'ecosistema soggetto all'inquinamento acustico antropico.
L'iniziativa vede coinvolti il Centro Siciliano di Fisica Nucleare e di Struttura della Materia e la società Nadir Byte insieme a oltre 30 specialisti tra fisici, ingegneri e biologi marini delle università di Catania e Reggio Calabria. Tra gli strumenti impiegati figurano microfoni subacquei cablati, telecamere e centraline di rilevamento che operano simultaneamente restituendo informazioni continue sulla vita sottomarina. L'installazione rappresenta una novità assoluta per l'Europa mediterranea.
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