L'esito di una commissione di inchiesta istituita dal Cruising Yacht Club of Australia ha innescato una profonda revisione dei protocolli di sicurezza della Sydney-Hobart dopo la tragica edizione del 2024 che causò due vittime e il miracoloso recupero di un uomo in mare. Il rapporto, reso pubblico il 13 giugno, evidenzia infatti lacune nella preparazione degli equipaggi e nell'attrezzatura di sicurezza che il comitato organizzatore intende ora colmare con nuovi obblighi per i partecipanti alla celebre regata dall'Australia alla Tasmania.

 

La prima rivoluzione riguarda la composizione degli equipaggi: d'ora in avanti, almeno la metà, tra cui il comandante, dovrà aver navigato sulla stessa imbarcazione in una regata di qualificazione.

Diventano poi obbligatori i Plb Ais per il recupero dell'uomo in mare e tutti i partecipanti dovranno seguire seminari specifici sulla navigazione in condizioni estreme e sulle tecniche di conduzione con vento in poppa che è stata all'origine di tutte le strambate verificatesi nella gara.

 

Le comunicazioni satellitari, spesso trascurate o affidate a dispositivi inadeguati, vengono standardizzate attraverso una lista di sistemi approvati. Parallelamente, corsi dedicati insegneranno ai partecipanti come gestire al meglio le comunicazioni di emergenza in mare aperto.

Particolare attenzione viene inoltre dedicata ai sistemi di prevenzione degli incidenti, dai freni del boma alle imbracature di sicurezza con meccanismi di rilascio rapido.

 

Sui caschi protettivi, il comitato ha scelto la via della libertà individuale, mantenendo il carattere facoltativo dell'equipaggiamento pur riconoscendone l'utilità in determinate circostanze.