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Ostar: Zambelli
recuperato da un elicottero


11-06-2017

A causa del maltempo lo skipper italiano ha abbandonato la regata per danni al suo Class 950. Tratti in salvo altri 5 velisti, mentre Andrea Mura si è fermato per riparazioni.

Ostar: Zambelli
recuperato da un elicottero

Finale amaro alla Ostar, la transatlantica in solitario da Plymouth a Newport Rodhe Island, per l'italiano Michele Zambelli che alle ore 4 Utc di domenica 11 giugno è stato costretto a lanciare mayday per problemi alla chiglia. Incappato in una burrasca con venti fino a 60 nodi e onde che hanno superato i 5 metri, lo skipper di Forlì è stato tratto in salvo da un elicottero della Canadian Air Force in ottima salute (le immegini del salvataggio nel video). Abbandonata invece la barca, Illumia 12 (9,50 m). "Grazie a tutti per il supporto e grazie alla Royal Canadian Air Force, ha dichiarato Zambelli. Ho perso la deriva a causa di una collisione e la barca si è riempita d'acqua, quindi sono stato costretto ad abbandonare Illumia 12. Ci sarebbero tante cose da raccontare, dallo sguardo di chi mi ha salvato allo strappo di ciò che ho lasciato. Ma questa è una storia che vi racconterò più avanti...".

Ma il fine settimana è stato fatale per altre tre imbarcazioni impegnate nella transatlantica. La sera di venerdì 9 giugno infatti parte della flotta si è trovata al centro di una forte perturbazione, con venti oltre i 60 nodi e onde alte fino a 10 metri. A lanciare il segnale di soccorso sono state tre imbarcazioni: il Formosa 42 “Tamarind” dello skipper inglese Mervyn Wheatly, il Luffe 37 “Furia” dei bulgari Mihail Kopanov e Dian Zaykov e il Sun Fust 37 “Happy” degli olandesi Wytse Bouma e Jaap Barendregt (quest'ultimi due in gara nella TwoStar). Le tre barche hanno subito gravi danni e sono state abbandonate dopo il salvataggio. Wheatly è stato tratto in salvo dalla nave da crociera Queen Mary 2, mentre la Marina canadese ha recuperato Kopanov e Zaykov, qualche ora prima che “Furia” andasse a fondo, e Bouma e Barendregt mentre il loro “Happy” disalberato scompariva tra le onde. I cinque velisti non hanno riportato nessuna ferita. Si sono invece ritirati dalla gara lo Swan 38 “Suomi Kudu” e il Najad 490 “Harmonii”, entrambi per problemi alla randa. Adesso procedono a motore verso il porto più vicino.

Pit Stop invece per Andrea Mura. Lo skipper sardo che conduce in testa con oltre 600 miglia di vantaggio è fermo all'ancora nella baia di Herring Cove, vicino Halifax (Canada), per effettuare delle riparazioni al suo “Vento di Sardegna”, prima di riprendere la sua corsa verso il traguardo di Newport.

(Angelo SIndoni)

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