Durante il match con Luna Rossa, Patriot viene sollevata da una raffica e si rovescia. Indenne l’equipaggio, non la barca. Gli inglesi tengono testa con 4 punti, Luna Rossa sale a 2.
20 nodi di vento e pioggia nel Golfo di Hauraki e gli Ac 75 volano. Vola Ineos Team Uk che nella prima sfida infligge un secco 1 a 0 a Luna Rossa (distaccata al traguardo di 18 secondi), vola letteralmente American Magic al passaggio dell'ultima boa nel secondo match: in vantaggio netto su Luna Rossa viene sollevata fuori dall’acqua a 40 nodi e precipita rovinosamente scuffiando. Indenni i membri dell’equipaggio, mentre non è ancora chiara l’entità dei danni subiti da Patriot che dopo l’incidente ha cominciato a imbarcare acqua. Nel momento in cui scriviamo i soccorsi stanno lavorando per stabilizzare la barca per riportarla a terra.
Salgono così a 4 i punti accumulati da Ineos Team Uk e a 2 quelli di Luna Rossa. Per American Magic oltre al danno della scuffia la beffa di un misero 0 nel tabellone.
Gli americani dopo una ampia ricognizione della barca sono ottimisti e convinti di poter tornare. Il loro è un team molto consistente con tutte le risorse necessarie per ritrovare la velocità ed essere protagonisti. Patriot non sarà in regata il prossimo week end e si presenterà di nuovo per le semifinali che iniziano venerdì 29 gennaio.
Ma cosa è successo a bordo di Patriot nella scuffia che ne ha sancito l'uscita di scena?
Con ogni probabilità una manovra troppo azzardata con una poggiata al giro alla boa a eccessiva velocità, ma soprattutto con una volante non lascata a sufficienza.
Prima dell'incidente nell'audio di bordo si sente il randista inglese Goodison dire a Dean Barker che la poggiata era difficile. Quando lo scafo ha preso velocità è uscito dall'acqua ed è diventato incontrollabile perché non poteva sfruttare l'azione dei foil.
La barca si è coricata su un fianco e la batteria che dà la potenza al sistema che gestisce le ali, si è letteralmente strappata dalla sua sede portandosi via una sezione di carena e rischiando leteralmente di affondare.
A quanto pare non si sono registrati danni strutturali ma l’elettronica di bordo è andata distrutta.
Le dichiarazioni di Terry Hutchinson, team manager di American Magic:
“Prima di tutto voglio riconoscere lo sforzo eroico di tutta la comunità di Auckland che è venuta in soccorso di Patriot, in particolare le autorità locali, la polizia, i vigili del fuoco e gli altri team Emirates Team New Zealand, Ineos Team Uk, e Luna Rossa Prada Pirelli. Sono stati spettacolari. Se pensi alla nostra famiglia, alla nostra comunità è incredibile vedere tutto il sostegno che abbiamo avuto. Abbiamo vissuto questo giorno e riusciremo ancora a combattere. Il pubblico deve conoscere tutto il supporto che abbiamo avuto, quello che hanno fatto per noi. Senza di loro ci troveremmo con uno scenario molto diverso oggi. La barca sarebbe affondata”.
“La bellezza del nostro team è che c’è una alto livello di soluzione dei problemi e credo che nei prossimi otto, dieci giorni vedremo la barca ricostruita, magari non verrà fuori dal cantiere tanto bella, ma sarà pronta per tornare in regata. Io vorrei ricominciare a navigare prima delle semifinali e non arrivare diretto alla prima regata, il team è impegnato a farlo. Se si pensa a quello che abbiamo fatto finora, agli sforzi dei team che ci hanno aiutato e tutti quello che è successo in questi tre anni sarebbe un errore non essere pronto a tornare in regatta con un buon assetto”.
“Credo che se avessi insistito per tornare in regata il prossimo week end avrei dovuto cercare protezione. È davvero difficile pensare allo sforzo che servirebbe per tornare in acqua subito. Abbiamo un programma di lavoro realistico e un grande support dalla comunità marittima di Auckland, i costruttori ci aiuteranno. Ci aiutano anche i team, tutti hanno offerto qualcosa per rimettere Patriot in acqua. Con gli avversari abbiamo discusso spesso sulle cosec he andavano per la regata e per cercare di andare avanti. Alla fine della giornata ti resta la sensazione di una grande sportività e generosità delle persone che abbiamo attorno. Questa sincerità, la volontà di ricostruire Patriot con le loro strutture, ci mette in una buona situazione. Probabilmente ricostruire la barca è la cosa più facile da fare, la cosa più difficile è mettere l’elettronica in grado di lavorare, l’idraulica funziona. Finora Patriot è stata affidabile, forse abbiamo a che fare con dei Gremlins che vivono dentro la barca”.
“Patriot stava accelerando mentre eravamo in cerca della nuova rotta ed eravamo a 47 nodi o qualcosa del genere. Ci sono delle strutture trasversali e longitudinali dentro lo scafo. Quando la barca precipita sulla sua chiglia le conseguenze non sono gravi, ma siamo caduti sul fianco, sul pannello piatto tra gli elementi della struttura. Abbiamo ancora le due batterie a bordo e tutto l’olio idraulico è stato vuotato una volta in cantiere”.