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Quattro giorni di gara (e tre ritiri)
per la Vendée-Arctique


07-07-2020

Sono già 3 i solitari che hanno abbandonato la regata atlantica dedicata alla classe Imoca 60. In testa c'è Jerémie Beyou, Giancarlo Pedote è 12°.

Quattro giorni di gara (e tre ritiri)
per la Vendée-Arctique

Quarto giorno di navigazione alla Vendée-Arctique-Les Sables d’Olonne, regata atlantica in solitario a bordo degli Imoca 60. Come previsto le 3.566 miglia del percorso a triangolo che si spinge fino all'Islanda per poi scendere alle isole Azzorre e tornare a Les Sables d’Olonne (Francia) si stanno dimostrando piene di insidie per i 20 skipper in gara. A 72 ore dalla partenza sono già tre i ritiri, ad abbandonare sono stati nella giornata di lunedì 6 luglio Damien Seguin per un guasto all'alternatore che fornisce energia elettrica al suo "Groupe Apicil" e Armel Tripon per danni strutturali a "L'Occitane", a cui era stata eseguita una riparazione d'emergenza pochi giorni prima della partenza a causa di una collisione con un oggetto in mare. Il primo ad avere abbandonato la corsa, a poche ore dalla partenza, è stato invece Sébastien Simon per lesioni al foil di dritta del suo "Arkea-Paprec", uno degli Imoca 60 di ultima generazione in gara.

La flotta, che in queste ore naviga a Ovest della costa Irlandese, vede in testa Jerémie Beyou su "Charal", tallonato da Charlie Dalin al timone di "Apivia", chiude il terzetto al comando con 11 miglia di ritardo Thomas Ruyant, che con il suo "LinkedOut" aveva condotto la gara nelle precedenti ore. Naviga in 12° posizione Giancarlo Pedote, unico italiano iscritto alla regata, che ha un distacco di circa 100 miglia dai primi, a bordo di "Prysmian Group" si segnalano anche alcuni problemi di elettronica. C'è tuttavia ancora tempo per recuperare, sono infatti ancora oltre 2.800 le miglia da percorrere, e tutto può succedere in una regata che ,ette a dura prova le barche e con con un meteo molto variabile.

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