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Guerra nei Laser
risponde il cantiere


04-04-2019

Il costruttore LaserPerformance in un comunicato ribatte all'associazione internazionale della popolare deriva che lo ha estromesso dai fornitori ufficiali. E lancia una proposta.

Guerra nei Laser
risponde il cantiere

“Quelle dell'Ilca sono dichiarazioni false e diffamatorie”. LaserPerformance, il più importante costruttore mondiale delle derive Laser, passa al contrattacco e rimanda al mittente le accuse lanciate dall'Ilca, l'associazione internazionale della classe Laser, che la scorsa settimana lo aveva estromesso dai fornitori ufficiali. Per LaserPerformance la questione va infatti inquadrata alla luce di un contratto di licenza non rinnovato da parte di Ilca da diversi anni e anche considerando che il cantiere ha un diritto di uso esclusivo del marchio Laser in molte nazioni del mondo. Diritto che non può essergli tolto dall'associazione, né esserre affidato ad altri. Comunque la si veda, una vicenda dirompente, che riguarda una barca prodotta in 250.000 esemplari in tutto il mondo, che è classe olimpica e anche una delle più popolari derive in tante nazioni. Come finirà? Chi potrà continuare a produrre legalmente i preziosi Laser? LaserPerformance, sembra non chiudere ogni porta. E alla fine del suo comunicato lancia tre proposte di “conciliazione” all'Ilca. Saranno raccolte?
A seguire il comunicato di LaserPerfomance.

“LASERPERFORMANCE ("LP") trova i recenti eventi deplorevoli e potenzialmente catastrofici sia per i velisti del Laser che per l'organizzazione della classe come oggi configurata. È importante conoscere i presupposti della controversia, le falsità e i travisamenti contenuti nell'annuncio ufficiale di ILCA sono inquietanti poiché si riflettono sull'organizzazione della classe e minano la sua credibilità; LP rilascia quindi le seguenti dichiarazioni e risponde alle affermazioni fuorvianti di ILCA:

• LP ha concesso a ILCA alcuni diritti di utilizzare il marchio Laser per le sue attività in base a una licenza di proprietà intellettuale datata febbraio 1998 ('"Accordo del 1998").
• LP ha cercato quindi un rinnovo dell'accordo del 1998, scaduto dopo varie proroghe il 31 agosto 2019.
• L'ILCA si è fermamente rifiutata di stipulare un accordo di rinnovo  sostanzialmente simile e ha rifiutato di avere su  questa materia alri incontri con LP.
• LP ha rifiutato di far eseguire all'ILCA un'ispezione ai propri cantieri  cinque mesi prima della scadenza dell'accordo del 1998 e dopo tre anni che ILCA aveva rifiutato di rinnovare la licenza ai sensi dell'accordo del 1998.
• LP non ha rifiutato e non rifiuta l'ispezione del suo impianto di produzione o dei suoi prodotti da parte di altri legittimi organismi di verifica. Infatti, LP ha chiesto formalmente a World Sailing di ispezionare l'impianto di LP dato che questo organismo è l'autorità suprema per la conformità e l'emissione delle targhette delle barche.
• ILCA non ha condiviso nulla di questo problema con i velisti né ha chiarito come potrebbe continuare a operare senza una licenza convalidata da LP dopo l'agosto 2019.
• ILCA non è legalmente in grado di cercare nuovi produttori di barche Laser nei territori in cui opera LP senza il consenso di LP. I territori di LP coprono il mondo, escluse Australia, Nuova Zelanda (PSA) e Giappone, Corea (PSJ). Questa è una semplice questione di proprietà intellettuale e LP si farà valere contro ogni parte che tenta di violare i propri diritti.
• ILCA può invece nominare nuovi costruttori nel territorio limitato di Performance Sailcraft Australia (PSA) e Performance Sailcraft Japan (PSJ); tuttavia, nessuno di questi può fornire barche nei territori LP senza il consenso di LP.
• PSA ha tentato in passato di effettuare importazioni illegali nel territorio di LP con una varietà di sistemi. LP ha fatto valere con successo i suoi diritti di proprietà contro PSA e continuerà a farli valere nei confronti di PSA e di altri distributori o persone collaboranti. L'ultima di queste azioni legali si è svolta in Belgio ed è stata giudicata a favore di LP con il concessionario costretto nella richiesta di fallimento per evitare il pagamento come disposto ai sensi della sentenza del tribunale.
• PSA non sarebbe in grado di sostituire la produzione di LP anche se potesse legalmente vendere nei territori di LP. Infatti, l'ultima volta che PSA ha accettato di sostenere un evento di classe - un evento mondiale – si è trattato dei Youth Worlds 2016 in Nuova Zelanda con 105 barche, è finita  con PSA che ha ritirato il suo supporto tre mesi prima dell'evento.
• Il ritiro di PSA avrebbe comportato la cancellazione dell'evento salvo il fatto che World Sailing si rivolse a LP per intervenire sia per salvare l'evento sia per prevenire gli effetti avversi di una cancellazione importante che avrebbe influito sulla permanenza del Laser alle Olimpiadi.
• Le Olimpiadi 2024 saranno a Parigi, in Francia, un territorio LP e LP può essere l'unico fornitore autorizzato di barche Laser per tale evento.
• ILCA che decertifica l'originale nonché il più affermato produttore di barche a vela Laser, non impedirà in questo modo la fornitura di Laser LP ai nostri mercati. Tuttavia manderà il segnale alle autorità olimpiche che la classe olimpica velica più popolare ha scarsa governance e leadership, rischiando conseguenze imprevedibili.
• LP, in collaborazione con la sua eccezionale rete di concessionari, ha costantemente dimostrato di essere l'unico fornitore in grado di dare costantemente supporto a eventi e velisti a livello globale.
LP propone quanto segue per prevenire l'implosione dell'organizzazione della classe Laser:
A. ILCA firmi l'accordo di rinnovo dell'accordo del 1998 per continuare a utilizzare i diritti sui marchi concessi.
B. ILCA torni in Europa, dove il 75% dei velisti dei Laser vive e naviga.
C. ILCA nomini un gruppo dirigente professionale, per eseguire le vicende della classe, pagato incrementando le spese sul rilascio delle placche a carico dei costruttori.”

 

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